Stupefacenti, quelli innocui non esistono

La lettera. Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 27 marzo 2017 - Si riparla di liberalizzare le droghe leggere. Io sono contrario: queste droghe, anche se ‘leggere’, restano sostanze che alterano la percezione della realtà. E vorrei che fossero perseguiti i consumatori, anche se ‘occasionali’, non solo chi spaccia. Mi scoccerebbe scontrarmi con un utilizzatore ‘occasionale’ che, sottovalutando gli effetti, si mette alla guida della sua auto. Sergio Cannaviello, Napoli

Risponde il vice direttore de Il Resto del Carlino, Beppe Boni

La distinzione fra droghe leggere e droghe pesanti vale per gli effetti immediati, che sono diversi. Uno sballo di eroina è più forte e pericoloso dell’hascish, ma entrambe sono sostanze che alterano la percezione della realtà. E comunque chi arriva a diventare schiavo delle sostanze pesanti è quasi sempre passato prima da quelle considerate innocue. Il dibattito oscilla da anni nelle aule del Parlamento in un braccio di ferro infinito fra proibizionisti e sostenitori della liberalizzazione. Ma per farsi una idea precisa è meglio parlare con chi se ne intende e, purtroppo per lui, ha affrontato il problema. Quindi ascoltate gli appelli dei ragazzi che sono tornati alla vita passando da San Patrignano. Gente che ha avuto l’esistenza massacrata dalla droga ed è risorta. Non ne troverete uno che sponsorizza le droghe leggere. Non è casuale. beppe.boni@ilcarlino.net

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