Fronte comune contro chi deruba e truffa gli anziani

Risponde il vicedirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 28 ottobre 2016 - Si parla tanto delle truffe ai danni di persone anziane: andrebbero affrontate con mano pesante e debellate. Ma non si può pretendere che le forze dell’ordine facciano da body-gard a ogni 80 enne. Si possono invece frenare le truffe compiute per telefono quando una parola, pronunciata in un certo contesto, viene usata per trasferire contratti o accenderne di nuovi. Tiziano Poggio, Bologna

Risponde il vicedirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

I suoi sono due esempi molto diversi fra loro. Ci sono in circolazione delinquenti veri che truffano e derubano gli anziani. Ed è un aspetto. Le telefonate che propongono nuove soluzioni contrattuali sono effettuate invece da società ed enti che ne hanno titolo ma che, come lei spiega, spesso giocano sull’equivoco creando poi episodi spiacevoli.

Contro i delinquenti che truffano gli anziani c’è un solo metodo che può funzionare: inasprire le pene e renderne certa l’esecuzione. Invece troppo spesso carabinieri e polizia arrestato e i giudici scarcerano. La prova è che che i truffatori sono spesso esecutori seriali di furti e truffe. Si parla di una proposta di legge in arrivo per castigare seriamente chi compie reati così odiosi. Forse un provvedimento del genere, a cui va data la precedenza sul resto, metterebbe d’accordo tutti: governo, opposizione e cittadini.

beppe.boni@ilcarlino.net

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