Concertone, due 'bolognesi' sul palco a Roma

A Piazza San Giovanni hanno cantato il Parto delle Nuvole Pesanti e Santino Cardamone, entrambi di origine calabrese ma nati musicalmente sotto le Due Torri

Santino Cardamone durante i 'Boot Camp' di X Factor

Santino Cardamone durante i 'Boot Camp' di X Factor

Bologna, 1 maggio 2016 - Un esordiente e dei senior, entrambi di origine calabrese ma nati musicalmente sotto le Due Torri: sono due gli artisti bolognesi protagonisti in piazza San Giovanni e in diretta su RaiTRe del Concerto del primo maggio: il Parto delle Nuvole Pesanti e Santino Cardamone. Quest'ultimo salito di recente agli onori della cronaca durante i provini dei X Factor, quando - pur non passando - ha conquistato Elio, Skin e gli altri giurati e soprattutto il pubblico, diventando un fenomeno social in pochissimo tempo con migliaia di condivisioni.

Santino sul palco del Primo Maggio si è esibito in trio, conquistando subito la simpatia del pubblico della piazza, che ha preso ad acclamarlo immediatamente. Fenomeno 'social' lo è ancora dai tempi di X Factor, così ieri Cardamone (chitarrista e musicoterapeuta nella vita) ha continuato il dialogo con i suoi fan attraverso una diretta Facebook dietro le quinte del Concertone.

Per il Parto delle Nuvole Pesanti, invece, piazza San Giovanni è un ritorno atteso da undici anni. La terza esibizione al Concertone in ordine di tempo, per Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni e soci. "La prima volta  - racconta De Siena, raggiunto al telefono dal Carlino - è stata nel 1999. Eravamo insieme a Teresa De Sio e le gambe ci tremavano dall'emozione. La seconda  fu nel 2006, con il disco 'Il Parto' e la scia di 'Onda Calabra'. Era la nostra prima volta da soli e l'emozione fu ancora più forte'. Questa volta? 'Abbiamo portato sul palco del Primo Maggio un progetto nuovissimo, che si chiama 'Terre di musica' ed è un viaggio che abbiamo fatto nei beni confiscati alle mafie. Il brano che abbiamo suonato oggi ne è la colonna sonora. Dice: 'fuori la mafia e dentro la musica'. Insomma, sappiamo da che parte stare".

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