CronacaViolenza sulle donne, un convegno per non avere più paura

Violenza sulle donne, un convegno per non avere più paura

Una serie di incontri fino al 6 dicembre: “Bisogna smettere di sottovalutare alcuni comportamenti violenti dell’uomo” (GUARDA LE FOTO)

Simona Lembi durante il convegno

Simona Lembi durante il convegno

Bologna, 13 novembre 2014 - Uniformare le prassi operative, offrendo risposte efficaci, per prevenire la violenza di genere. Il Festival “La violenza illustrata”, che si tiene in città fino al 6 dicembre, con il contributo della Casa delle donne, si è assunto la sfida di parlare della violenza sulle donne, una problematica che ha fatto molto discutere, riuscendo a ottenere importanti risultati.

“Il nuovo quadro normativo ha fatto grandi passi avanti per la difesa delle donne – dice Susanna Zaccaria, Avvocata del Foro –. Il partner violento ora può essere allontanato da casa e obbligato a versare un assegno di mantenimento per la donna rimasta sola”.

Anche se le nuovi leggi sono soddisfacenti manca ancora cooperazione tra gli operatori che intervengono in caso di abuso. “Per combattere il femminicidio, bisogna smetterla di sottovalutare alcuni comportamenti violenti dell’uomo sulla donna – sottolinea Ugo Pastore, Procuratore Capo della Repubblica del tribunale per i minorenni –. Le forze di polizia dovrebbero essere affiancati dai servizi sociali, così da concordare, caso per caso, un intervento adeguato”. Un altro problema è rappresentato da ciò che succede dopo la denuncia della violenza subita, in quanto si rischia di tornare a casa senza nessuna protezione per sé e per i figli. Anche per questo, dal 2010, è attivo il Pronto intervento sociale del Comune, un servizio di tutela del minore, spesso vittima inconsapevole della violenza di genere, che si occupa di ospitare in luoghi sicuri le donne che subiscono abusi.

“La violenza assistita (quando le violenze vengono perpetrate in presenza di un minore; ndr) lede il bambino nella sua crescita – conclude Zaccaria –. Le varie figure che intervengono in casi del genere devono cooperare tra loro e avere un’adeguata formazione per poter affrontare queste situazioni”.

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