Bologna, Axwell stanotte al Numa Club

Lo svedese è il ‘papà’ degli Swedish House Mafia. Lo show è quasi tutto esaurito

Axwell sarà alla console del Numa Club di via Maserati stanotte. Restano gli ultimissimi biglietti

Axwell sarà alla console del Numa Club di via Maserati stanotte. Restano gli ultimissimi biglietti

Bologna, 26 gennaio 2018 - La storia  dell’Edm (Electronic dance music) inizia con Giorgio Moroder e i Kraftwerk, passa indenne gli anni Novanta e gli Zero – nonostante innumerevoli feste e (dis)avventure da Ibiza al Nuovo Continente – e arriva fino a noi, quando ormai si stempera tra pop, house progressive e techno. L’occasione per una lezione sul tema (e anche qualcosa di più) la offre stasera il Numa Club che porta in città i dj più amati del momento: dopo Ralf, sbarcato a fine novembre, dalle 23.30 di oggi suona infatti Axwell, disc jockey e produttore svedese, capocannoniere dell’electro mondiale.

Quarant'anni, all’anagrafe Axel Christofer Hedfors, il dj è il papà degli Swedish House Mafia, formazione sciolta nel 2013 che ha scalato le classifiche un po’ ovunque con Don’t you worry child (tormentone del 2012) e One insieme con Pharrell, il poliedrico frontman dei N.E.R.D e ubiquo volto della hit Happy. Per tutti ora Axwell fa rima con Ingrosso, il ‘socio’ della formazione precedente con cui ancora si esibisce, ma che stasera sotto le Torri non ci sarà.

Per chi riuscirà a entrare al Numa (restano pochi ultimi biglietti alla porta) lo spettacolo è assicurato: More than you know è solo uno degli ultimi singoli-bomba di un dj che ha ricevuto quattro nomination ai Grammys e fatto registrare un concerto-record al Madison Square Garden di New York.

Non è un caso la provenenienza di Axwell: la Svezia è terra musicale da sempre. Dalla classica ai film di Bergman, dalla scena spensierata anni Settanta al sudore dei dancehall di Sofo, qui tutto è ruotato intorno alle note. La lista della serva: Abba, Roxette, Ace of Base, The Cardigans fino ai più contemporanei Robyn e Lykke

Li. A Stoccolma batte il cuore dance d’Europa e non è un caso che svedese sia pure Daniel Elk, il fondatore di Spotify: «Perché siamo così bravi a fare musica dance? – ha detto Axwell dopo l’uscita del singolo I love you – non abbiamo altro da fare! In Svezia l’inverno è lunghissimo e freddo, l’estate è corta, quindi non ci resta che lavorare. A parte questo, la nostra è una tradizione importante dal punto di vista della musica popolare. Penso agli Abba, agli Europe agli Ace Of Base. Fa parte della nostra cultura».

Famoso, insieme con l’amico Ingrosso, per cambiare set ogni due mesi, Axwell ha sempre fatto però sentire durante le performance i maggiori successi, a differenza di altri colleghi abituati a suonare pezzi diversi dal solito: «La gente viene a vedere Axwell e Ingrosso da noi si aspetta di sentire determinate canzoni – aveva detto –. Per questo cerchiamo di suonare sempre le canzoni che abbiamo fatto».

Info: Numa Club, via Maserati 9 ( 346 8289196)

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