Libri Liberi, a Bologna la libreria dove i romanzi sono gratis

In via San Petronio Vecchio 57 i volumi non si vendono e non si comprano

Anna Hilbe nella sua libreria 'Libri liberi' (foto Iazzetti)

Anna Hilbe nella sua libreria 'Libri liberi' (foto Iazzetti)

Bologna, 14 dicembre 2016 - Da Stefano Benni a Hannah Arendt, da Aristotele a Umberto Eco. Simile a una biblioteca, ma con un tocco che la rende unica nel suo genere. Nella libreria bolognese Libri Liberi ce n'è per tutti i gusti. E la particolarità è che per tuffarsi in queste storie avvincenti non c’è bisogno di spendere neanche un soldo: in questo piccolo “caffè letterario” i libri non si comprano ma si regalano.

«L’obiettivo, infatti, - racconta Anna Hilbe, la proprietaria di questo piccolo paradiso – è far si che tutti i libri di cui vorremmo disfarci diventino una lettura gradevole per qualcun altro». Perché, d'altronde, un libro non invecchia mai. Hilbe, che nel 1977 fu tra le fondatrici della libreria delle donne di Bologna, ha affittato questo piccolo locale dopo aver letto un articolo in cui veniva raccontato di una libreria simile a Baltimora, negli Usa: «In quel periodo stavo cercando qualcosa che mi appassionasse e appena ho letto di questa libreria, ho deciso di crearne una anche qui».

In poco tempo il piccolo locale in via San Petronio Vecchio 57 (che rimane chiuso il giovedì e la domenica) è diventato un luogo di ritrovo per tanti appassionati lettori. Alle sei del pomeriggio la libreria è stracolma di gente, quasi si fa fatica ad entrare. Donne con bambini, pensionati, lavoratori e studenti arrivano a tutte le ore del giorno per tornare a casa con un libro in più da mettere sulla scrivania.

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«Mi sono accorta – rivela Hilbe – che i libri sono fondamentali per i giovani. Non è vero che i ragazzi non leggono più, hanno solo bisogno di un luogo che li invogli». E in questa piccola traversa di via Fondazza gli stimoli non mancano per nessuno: «Prendiamo qualsiasi tipo di letteratura, l’importante è che sia di buona qualità. C’è narrativa per adulti e bambini, filosofia, religione, arte politica e testi in lingua straniera», spiega la proprietaria. E se si cerca un libro, si può scrivere su un quaderno i propri recapiti e il titolo dell’opera che si desidera; così, quando il testo arriva, si viene avvisati.

La maggior parte delle volte sono gli altri frequentatori della libreria a soddisfare queste richieste. Libri Liberi, infatti, vive proprio grazie alla passione e alla devozione dei suoi lettori. A riempire gli scaffali sono i clienti che decidono di regalare a uno sconosciuto qualche pagina da poter portare a casa. Al resto, invece, ci pensa Hilbe: luce, gas e affitto sono pagati da lei. Un do ut des che non dipende da una logica utilitaristica, ma si affida soltanto al piacere della condivisione. «Pochi giorni fa - racconta - una coppia di signori mi ha portato un’intera collezione di classici». Probabilmente, però, in un giorno quella collezione sarà già sparita: «Io stessa faccio fatica a rendermi conto dei libri che vengono presi. In pochi giorni trovo la libreria completamente rinnovata».

Libri Liberi, però, ha deciso di dare spazio anche a chi ama guardare più che leggere: ogni martedì del primo mese nell’ex edicola di via San Petronio Vecchio vengono esposti i lavori di importanti voci artistiche. Il 3 maggio tocca a Franco Guerzoni e alla sua mostra Museo Ideale. Un piacere per gli occhi e per la mente.  

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