Bologna, 14 febbraio 2017 - Il contatto tra la musica e le persone. A Lucio Dalla piaceva terribilmente: era affascinato dalle possibilità che le canzoni avevano di uscire dalla sua mente, finire su nastro e da lì nell’etere, negli stereo, gli autoradio, le cuffiette e poi, sulle gambe e con la voce degli uomini e delle donne che l’ascoltavano e le canticchiavano, girare il mondo alla ricerca di nuove orecchie da conquistare. Da qui la splendida idea avuta da Elastica e dalla Fondazione Lucio Dalla, con il sostegno del Comune, di Cna, Camera di Commercio e di Banca di Bologna, per festeggiare il quinto anniversario dalla morte dell’amato cantautore.
Ma non sarà soltanto questo “A casa di lucio va in città”, la tre giorni in suo onore. Saranno aperti, difatti, come di consueto, i luoghi del cuore di Dalla, dalla sua casa-museo di via d’Azeglio 15, alla Fonoprint dove incise gran parte dei suoi successi fino all’osteria Da Vito, in Cirenaica, dove appuntati su tovaglioli e fogli volanti, o strimpellati in compagnia di Francesco Guccini, Pupi Avati e altri habituèe, molte bozze di canzoni hanno visto la luce. Per ogni luogo saranno previste visite guidate. Il pezzo forte, infine, è che ogni quindidici minuti, dalla Torre dell’Orologio di piazza Magiore, le campane ricorderanno le sue note. Info e prenotazioni sul sito o agli sportelli di Bologna Welcome, in piazza Maggiore.
AL CINEMA - Nelle sale dall'1 all'8 marzo la docufiction 'Caro Lucio ti scrivo'
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