Fabio Rovazzi
Bologna, 1 settembre 2017 - Domenica sarà sul palco di Radio Bruno Estate (FOTO) e lunedì inizierà le riprese de Il Vegetale, regia di Gennaro Nunziante, questa volta senza Checco Zalone, ma con Fabio Rovazzi che in verità, prima di diventare famoso col brano del 2016 Andiamo a comandare, aveva già esordito nel mondo dei videoclip e di YouTube.
Il mondo del cinema le piace molto e adesso fa anche un film, Rovazzi...
“Sì, è una conseguenza di quello che faccio da un po’. La mia forza credo sia proprio nei video, al di là delle canzoni che hanno successo. Come ha detto Fazio, faccio canzoni da guardare e in effetti prima penso al video e poi scrivo il brano e forse quello che sto facendo è una cosa nuova per il mondo discografico”.
Lei ha 23 anni, come è cresciuta la passione per il cinema e per i videoclip?
“Sono stato traumatizzato da mio padre con Kubrick, Arancia Meccanica l’ho visto a 10 anni... poi mi piacciono Tarantino, Woody Allen, i Monty Pyton. Per Andiamo a comandare, le basi vincenti gliele fecero gli amici Merk & Kremont, proprio in uno scambio di arti perché lei fece per loro un videoclip... coi nuovi singoli lavora lei alle musiche? Non sono un compositore e lavoro sempre con dei produttori, ma sono in studio 24 ore al giorno, metto un sacco di paletti. Ascolto tanta musica e ho le idee chiare su quello che voglio”.
Ma le piacerebbe fare anche un disco?
“Devo capire se riesco, con i tempi, vistoche ho un sacco di impegni, e anche se ha senso farlo, se calza col mio personaggio. Vado di singoli con i video, perché i miei pezzi non sarebbero presentabili senza la parte visuale”.
Con Volare ha parecchio sfidato il pubblico, perché è un video di oltre sei minuti, un piccolo film insomma, e per l’attenzione che hanno oggi soprattutto i fruitori di musica da singolo, poteva essere difficile da far guardare.
“Volevo fare proprio un video musicale lungo che la gente guardasse tante volte, cosa che effettivamente il pubblico del web non è abituato a fare. Mi piaceva dare un senso alle immagini e non fare la solita italianata col cantante totalmente fuori contesto nei ghiacciai, per dire”.
Fare singoli musicali che nascono per accompagnare video ma diventano hit è effettivamente un bel caso, ma come fa coi concerti? Partecipa solo a manifestazioni con più artisti o fa anche serate da solo?
“Effettivamente i club non posso farli, anche se da amante della musica elettronica mi piaceva fare dj set con dentro i miei singoli. Avendo una fan-base da zero a novant’anni non posso andare nei locali, devo andare in piazza o nei centri commerciali, perché 10mila bambini in un club non ci possono entrare. Il lato live è effettivamente embrionale al momento, ho solo tre pezzi, ci dovrò pensare anche se al momento faccio un po’ fatica a inquadrare la cosa”.
Come farà domenica sera senza Gianni quando canterà Volare?
“In realtà mi son già trovato tante volte senza Gianni...”.
Dice che non ci sarà?
“Ma sì, vedrà che ci sarà, anch’io adesso inizio a chiamarlo e a fargli pressione”.
Anche lei era un suo fan su Facebook?
“Sì! Sono ignorante rispetto alla sua carriera, ma l’ho scoperto coi social perché è fantastico. Tra la gente della sua età è l’unico che va così forte”.
Quindi lei ha chiamato Anna?
“No, è Anna che ha chiamato me. Con Gianni c’eravamo incontrati a Roma anni fa insieme a Fedez e J-Ax, poi ci siamo risentiti”.
Già, Fedez e J-Ax, che appaiono alla fine del clip di Volare...
“iamo un bel trio, siamo Newtopia, l’etichetta indipendente creata da loro che ha creduto in me come videomaker ben prima di Andiamo a comandare”.
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