Bologna, tutte le mostre dell'autunno

Dalla glaciale Russia alle calde atmosfere del “Mexico”. E a palazzo Pallavicini il 2 settembre inizia l’antologica di Manara

L’opera di Repin, tra gli artisti esposti al Mambo per la mostra 'Revolutija'

L’opera di Repin, tra gli artisti esposti al Mambo per la mostra 'Revolutija'

Bologna, 5 settembre 2017 - L’autunno, cui molti bolognesi stanno già pensando languidamente, porterà mostre corpose per arricchire la bellezza quotidiana. E’ in mood glaciale 'Revolutija. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky' che il 12 dicembre viene inaugurata al MAMbo. Sarà una delle grandi proposte, realizzata grazie alla collaborazione con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky. Oltre 70 opere – capolavori assoluti provenienti dall’istituzione museale russa – racconteranno gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Nathan Altman, Natalia Goncharova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Alexander Rodchenko, per dar conto della straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento (le prevendite sono già partite al numero 051.71.68.808).

Potrebbe surriscaldare certi spiriti, invece,'Nel segno di Manara', l’esposizione che dal 22 settembre al 21 gennaio 2018 sarà a Palazzo Pallavicini in via San Felice 24. L’Antologica di Milo Manara, con 130 opere divise in sette sezioni, rende omaggio al padre dell’immaginario erotico, e non solo, uno degli autori contemporanei italiani più conosciuti e apprezzati, abbracciando la sua produzione fumettistica e il suo lavoro d’illustratore per la stampa, il cinema, la pubblicità: dalle tavole quasi mai viste di Un Fascio di Bombe fino all’assoluta anteprima delle tavole del secondo volume del Caravaggio, ancora non disponibile in libreria.

'Duchamp, Magritte, Dalì. I Rivoluzionari del ‘900', dal 16 ottobre, verrà presentata al pubblico a Palazzo Albergati in via Saragozza 28. Organizzata da Arthemisia, curata da Adina Kamien-Kazhdan e David Rockefeller, è dedicata agli artisti che hanno rivoluzionato l’arte nel Novecento: oltre a Duchamp, Magritte e Dalì anche Ernst, Tanguy, Man Ray, Picabia, Pollock, tutti insieme per raccontare un periodo di creatività straordinaria e geniale in oltre 200 opere provenienti dall’Israel Museum di Gerusalemme.

Infine, il 18 ottobre apre a Palazzo Fava, in via Manzoni 2, 'México. La Mostra Sospesa Orozco, Rivera Y Siqueiros': 68 opere tra le più significative della pittura muralista messicana, riconosciute patrimonio nazionale e appartenenti al Museo Carrillo Gil, al Museo Nacional de Arte e al Museo de Veracruz. Interessante la storia: doveva essere inaugurata il 13 settembre del 1973 a Santiago del Cile, come testimonianza di solidarietà e amicizia da parte di una nazione vicina come il Messico, arrivata alla democrazia dopo una rivoluzione sanguinosa, ma due giorni prima il generale Augusto Pinochet effettuò il golpe che lo mantenne al potere nei diciassette anni successivi. E così, i quadri di José Clemente Orozco, Diego Rivera e David Alfaro Siqueiros, vennero imballati in fretta e furia e imbarcati su un aereo assieme alla vedova e i due figli dell’ex presidente Salvador Allende.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro