Bologna, 10 febbraio 2018 - «Tanto tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…». Sembra un mondo parallelo, siderale e fantascientifico, ma in realtà è il ‘Nerd Show’, l’expo biennale di BolognaFiere dedicata all’universo dei secchioni, fra fumetti, pupazzi, videogiochi e costumi che lasciano senza parole.
La prima cosa che si nota, all’ingresso dei padiglioni capaci di accogliere, nel 2016, oltre 14mila visitatori, è però il bagliore bluastro delle spade laser, che, come in un film di George Lucas, si incrociano in un’esibizione degna del grande schermo.
Superate le lame al neon, poi, ci si immerge in un trionfo di creatività artistica e interattività, con i manga e le action figures dei cartoni animati giapponesi presi d’assalto da una folla di strani individui travestiti da mostri e supereroi e le postazioni multimediali a contendersi la ribalta con i tavoli riservati ai tornei di carte e giochi da tavolo. A farla da padrone, ovviamente, è la cultura pop del Sol Levante, che fa capolino quasi in ogni angolo, tra i jingle di Super Mario Bros sparati ad alto volume da un gigantesco Game Boy e le ragazzine truccate con i grandi occhi di Candy Candy.
Anche l’Italia, però, vuole la sua parte e, accanto a espositori di katane e Pokemon di pezza grandi come una persona, spicca la passione, al limite dell’ossessione, dei ragazzi della sezione bolognese della Lega Nerd, il collettivo locale che, anche qui, organizza eventi, corsi e tornei che sono una vera e propria manna dal cielo per ogni appassionato.
Usciti dalla mostra mercato, assediata da chi fa dell’essere nerd un orgoglio e una vocazione, si passa, poi, all’area videoludica, dove le postazioni anni ‘80 dedicate a Pong e a Space Invaders convivono con gli ultimi ritrovati in fatto di realtà virtuale, che, dietro alla magia di un visore ottico, fanno agitare le braccia nel vuoto a decine di giovani (e meno giovani). In un luogo del genere, infatti, è un attimo tornare bambini, e chi accompagna i figli è il primo, di solito, a gettarsi nella mischia, forse per la nostalgia evocata dall’eco anni ‘80 delle sigle di Daitarn 3 e Jeeg Robot.
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