I 5 percorsi più suggestivi dell'Emilia Romagna

Gli itinerari escursionistici da non perdere in regione

Via Vandelli

Via Vandelli

Bologna, 21 aprile 2017 - Da sempre famosa per la sua riviera, l’Emilia Romagna ha tra le sue meraviglie anche la montagna, con la fascia appenninica al confine con la Toscana che riserva numerose attrattive per coloro che amano il contatto con le bellezze naturali del territorio, dagli escursionisti della domenica a chi pratica frequentemente il trekking. Tra percorsi storici e cammini spirituali, ecco i cinque itinerari da percorrere almeno una volta in regione. Via Degli Dei Tra i più celebri dell’Appennino tosco-emiliano, l’itinerario nasce con gli Etruschi, che tra il VII e il IV secolo a.C. lo usarono per imporre la loro supremazia sulle zone pianeggianti, per poi passare sotto il dominio romano durante il quale divenne una vera e propria strada, tanto da essere percorsa anche durante l’epoca medievale. Dislocata su cinque tappe che collegano Bologna a Firenze, la via è stata ricostruita a partire dagli Novanta seguendo sentieri di diversa natura e dislivello, che in alcuni tratti ripercorrono le antiche pavimentazioni latine, con l’introduzione di segnaletica verticale e orizzontale che ne indica anche la difficoltà. È stata riscoperta dagli appassionati dell’escursionismo grazie alla varietà dei paesaggi attraversati, ai servizi offerti, e al curioso nome probabilmente legato alla toponomastica delle diverse tappe come Monte Adone e Monte Venere, che suscita da sempre curiosità. Alta Via Dei Parchi Sono ventisette le tappe che costituiscono l’itinerario che attraversa tre regioni - Marche, Toscana ed Emilia Romagna - e che prende il caratteristico nome per l’elevato numero di riserve che tange, dal Parco nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano ai Laghi di Suviana e Brasimone, passando per la Vena del Gesso Romagnola. Un’esperienza lunga circa cinquecento chilometri da consigliare agli amanti del trekking e ai curiosi di tutte le tipologie per i panorami mozzafiato, soprattutto nella stagione primaverile, la più adatta per godere di tutte le bellezze ed evitare il caldo eccessivo o il freddo gelido di alcuni sentieri, come il passo del Monte Fumaiolo che presenta entrambe le caratteristiche. Tra le sue tipicità il fatto che molte delle località sono raggiungibili con mezzi pubblici che facilitano l’accessibilità della maggior parte dei sentieri. Via Vandelli Risalendo le Alpi Apuane uno dei cammini più suggestivi è certamente la strada costruita nel Settecento dall’ingegnere, cartografo e matematico Domenico Vandelli, che venne incaricato dal duca Francesco III di Modena di collegare la città emiliana con il Tirreno per avere uno sbocco portuale. Contraddistinta da numerosi borghi e castelli risalenti al Medioevo, la via è anche ricca di bellezze naturalistiche, tra boschi di faggio e cave di marmo, fino al mare della Toscana sul quale si affaccia. Nel corso dei decenni covo di briganti e banditi che la resero poco adatta al trasporto su ruota, ha tuttavia mantenuto un fascino per gli appassionati di escursioni, anche grazie ai dislivelli che la caratterizzano, passando nel suo dipanarsi dai cinquecento ai millecinquecento metri. La Via Romea di Stade Molteplici gli itinerari che seguono le orme di questo cammino di pellegrinaggio diretto a Roma percorso principalmente dai devoti di origini germaniche, le cui prime testimonianze risalgono al 1200. Giunti a Forlì i fedeli si vedevano costretti ad abbandonare la via maestra per imboccare strade più tortuose che da Bagno di Romagna li avrebbe condotti verso la capitale della fede attraverso il Passo di Serra, oltre i mille metri di altitudine. Un viaggio complesso che è stato più volte ripreso nel corso dei secoli, fino ad arrivare ai giorni nostri diventando occasione per alimentare le passioni sportive e naturalistiche tra le vette della Romagna. Linea Gotica La celebre linea difensiva che i nazisti organizzarono lungo le catene montuose dell’Italia centrale, in grado di collegare le coste tirrenica e adriatica e  scenario di stragi come quella di Sant’Anna di Stazzema e quella di Marzabotto, è diventata nel corso del tempo un percorso escursionistico capace di unire passione sportiva e memoria. Tra le Alpi Apuane e la Pianura Romagnola, tra l’Alto e il Medio Appennino e il Contrafforte Pliocenico, venticinque tappe per amanti del trekking che da Massa Carrara portano a Ravenna, per un viaggio che scava nella storia del nostro paese, alternando sentieri turistici e percorsi più impegnativi a spazi di raccoglimento.

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