Crevalcore, tentano di rubare il fonte battesimale, ma lo rompono

La rottura della vasca ha indotto i ladri a fuggire. Una parrocchiana: "Non sono venuti da lontano, conoscevano benissimo la chiesa"

La chiesa di Santa Maria di Galeazza Pepoli

La chiesa di Santa Maria di Galeazza Pepoli

Crevalcore (Bologna), 24 luglio 2016 - Tentano di rubare la fonte battesimale in marmo della chiesa di Santa Maria di Galeazza Pepoli di Crevalcore, ma la rompono e desistono dal furto. E’ accaduto l’altra notte nella piccola frazione crevalcorese, quando alcuni ladri (non è chiaro il numero, ma il colpo richiedeva sicuramente l’opera di più persone) sono penetrati all’interno dell’edificio religioso forzando una finestra della sagrestia. La chiesa tra l’altro è chiusa al culto perché in via di ristrutturazione dopo il terremoto di quattro anni fa. I malviventi hanno spostato e trascinato il fonte del battistero verso una porta di uscita, ma così facendo l’hanno fatto cadere rompendolo. Vista la mala parata i ladri hanno lasciato perdere e si sono allontanati. Il tentato furto è stato scoperto l’indomani da una suora del vicino istituto religioso del beato don Ferdinando Maria Baccilieri.

E’ stato avvisato il parroco, don Silvio Tassinari, e l’episodio è stato denunciato anche ai carabinieri della locale stazione. I militari dell’Arma hanno subito effettuato un sopralluogo in chiesa accertando i fatti e constatando il danno al battistero. “Carissimi ladri – si sfoga una parrocchiana - avete fatto visita alla nostra chiesa in rifacimento dopo il terremoto. Volevate prelevare il battistero, dove forse i vostri nonni sono stati battezzati. Dico questo perché non siete venuti da lontano, visto che sapevate pure dove trovare il badile per forzare la finestra della sagrestia”. La parrocchiana prosegue: “A questo punto non vi resta che fare una colletta per poter riparare la santa vasca che avete rotto. A chi ha commissionato questo ‘lavoro’, i parrocchiani chiedono adesso di mandare un bonifico alla banca di Palata Pepoli e che il Signore vi perdoni”.

“Il tentato furto del nostro battistero – aggiunge la parrocchiana – potrebbe essere stato commissionato. Perché non di rado gli oggetti sacri, come le fonti battesimali, finiscono in qualche villa privata e vengono utilizzate come fontane. Un altro battistero infatti è stato rubato da una chiesa di Reno Finalese”.  Grande dispiacere ha suscitato il tentato furto e la conseguente rottura del battistero tra la comunità delle suore Serve di Maria di Galeazza. La comunità religiospaa annovera una ventina di religiose che portano avanti con devozione e profondo senso spirituale il pensiero e gli insegnamenti del beato don Ferdinando Maria Baccilieri.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro