Bologna, 15 ottobre 2009 - Mirko Barbieri, funzionario commerciale bolognese di 36 anni, si è fatto giustizia da solo. Sirio lo ha multato, a suo parere in modo illegittimo, e invece di pagare in silenzio l’automobilista ha presentato ricorso al giudice di pace e lo ha vinto. Ha fatto tutto da solo, senza farsi assistere da un avvocato, e ha ‘sbugiardato’ la macchina puntando su una falla del sistema che è stata successivamente corretta dal Comune. Il fatto stesso che l’amministrazione fosse intervenuta per rimediare all’inconveniente è uno degli argomenti che ieri mattina il ricorrente ha presentato al giudice Graziano Ruggeri, che ha accolto il ricorso e cancellato la sanzione. Motivo del contendere è l’orario d’ingresso nel centro storico, con il cittadino che ritiene di essere passato dopo le 20 e il vigile elettronico che indica un orario precedente di qualche minuto.
 

Le motivazioni della sentenza non sono ancora note ma i giudici di via Barontini, che stanno facendo a coriandoli quasi tutte le multe per casi simili, hanno già osservato che spetta all’amministrazione mettere il cittadino in grado di leggere la segnaletica che, nella fattispecie, non era visibile. Il varco Sirio che aveva stangato Mirko Barbieri all’epoca dei fatti non era dotato di display indicante l’orario su cui era tarato il sistema. L’automobilista quindi è senza colpe, come se fosse passato a un semaforo con le lampadine fulminate.
 

Al funzionario commerciale veniva contestato un anticipo di ben 6 minuti. L’infrazione, notificata il 10 ottobre 2008, risaliva al 21 luglio precedente ed era stata commessa a Porta Sant’Isaia con la Fiat Multipla della ditta, utilizzata per lavoro. La spesa era di 82 euro. "Mi si contesta l’accesso a una zona a traffico limitato a un orario che ritengo sbagliato - scriveva l’automobilista nel ricorso -. Sul verbale viene riportato l’orario delle 19.54 mentre io ritengo essere entrato dopo le 20. Tutte le volte che mi reco in centro attendo sempre che siano passate le 20 e faccio riferimento all’orologio installato sulla vettura. Ritengo che 6 minuti siano un tempo troppo breve per imputarmi una simile colpa. Nella zona T che comprende via Ugo Bassi, via Rizzoli e via Indipendenza è presente un orologio che mostra l’ora su cui è tarato il sistema di rilevamento accessi. Se l’orologio venisse installato ai varchi Sirio, i cittadini attenti e onesti come me si guarderebbero bene dal passare sotto al rilevatore prima dell’orario previsto".
 

"Non sono mica un kamikaze che si butta sotto la telecamera sapendo di prendere la multa", aggiunge dopo la vittoria in aula il 36enne. "Ritengo che tutti i cittadini - sottolineava Barbieri nel documento presentato al giudice - abbiano diritto di poter visionare l’orario sul quale è tarato l’apparecchio, così da potersi fermare in attesa dell’orario appropriato. In caso contrario si dovrebbero dare almeno dieci minuti di margine di errore". Ieri l’automobilista ha mostrato al giudice le foto del varco scattate in tempi recenti, che dimostrano l’installazione successiva del display: "E questo - dice - equivale a un’ammissione di colpa del Comune". Che, peraltro, non si è costituito nel giudizio. Il tempo e l’impegno spesi dal cittadino nella vertenza forse valgono più degli 82 euro di sanzione. Ma, come recita la pubblicità di una nota carta di credito, ci sono cose che non si possono comprare e battere Sirio 'non ha prezzo'.