Bologna, 19 aprile 2010 - Il vescovo vicario di Bologna difende i suoi preti. Monsignor Ernesto Vecchi non ha dubbi: i sacerdoti bolognesi “sono tutti bravi” e le accuse di pedofilia nei confronti della Chiesa cattolica non possono scalfirli. Lo ha sostenuto ieri, il numero due della Curia di Bologna, nell’omelia durante la messa che ha celebrato nella parrocchia di Cristo Re per l’istituzione di due accoliti. “Si accusano i preti di essere tutti pedofili- si sfoga Vecchi- ma io mi ribello, perche’ conosco i preti bolognesi e posso dire che sono tutti bravi.
Hanno provato a mettere in mezzo anche me- aggiunge il vescovo- dicendo che avrei coperto casi del genere. Ma io mi sono messo di traverso”.


Vecchi ricorda poi che oggi ricorre il quinto anniversario del pontificato di papa Benedetto XVI. “Chi critica il Papa non e’ mai stato in chiesa- afferma il vescovo ausiliare di Bologna- la verita’ e’ che questo Papa e’ scomodo, perche’ ha messo il dito nelle piaghe di questa societa’”. Secondo Vecchi, poi, molte accuse di pedofilia ai preti, soprattutto quelle giunte dagli Stati Uniti, avrebbero un secondo fine. “Il sistema giudiziario americano permette anche questo- afferma il vescovo- un gruppo di avvocati si e’ messo insieme e ha detto: volete fare un po’ di soldi? Portateci la foto di un sacerdote con la mano sulla testa di un minorenne e al resto ci pensiamo noi”. Nella sua omelia Vecchi ha anche ricordato il tema del calo delle vocazioni. “Ogni anno muoiono 10-12 preti, ma ne ordiniamo solo due nuovi- spiega il vescovo- questa parrocchia ha ancora il cappellano, ma chissa’ ancora per quanto”, visto che la Curia ne sta richiamando molti per coprire le parrocchie rimaste senza sacerdoti.