BOLOGNA, 24 LUGLIO 2010 - Un problema di produzione all'interno dello stabilimento Granarolo potrebbe essere all'origine della colorazione blu di un quantitativo di mozzarelle.

E’ l’ipotesi degli inquirenti della procura di Torino - tutta da confermare - dopo il sopralluogo svolto ieri dalla polizia giudiziaria nella sede della nota industria alimentare emiliana.
 

La colorazione blu, finora, era stata riscontrata solo in mozzarelle di produzione tedesca. Le analisi avevano accertato la presenza, in quei formaggi, di un microrganismo chiamato ‘’pseudomonas’’, ma anche di batteri che lasciavano pensare all’uso di acqua sporca.

 

Intanto, in una nota l’Aduc, sostiene che l'azienda emiliana “era consapevole che il suo fornitore tedesco di materia prima, Milchwerk Jager Gmbh, gli vendeva prodotti non conformi che comunque erano utilizzati per produrre una provola dolce, questo emerge, sostiene l'Associazione diritti utenti e consumatori, dopo un sopralluogo nella sede della Granarolo da parte della polizia giudiziaria inviata dal pm Raffaele Guariniello”.


Si tratta di “uno schiaffo
a tutti coloro che, fin dall’inizio, hanno giocato a ‘dagli allo straniero’ e ‘il made in Italy garantisce contro queste schifezze’, perche’ la prima mozzarella blu era di questa azienda tedesca, ma le successive no”. Il problema delle “schifezze”, spiega l’Aduc, quindi, “non e’ una questione territoriale ma solo di onesta’ dei produttori”.
 

Ed e’ proprio per questo che i consumatori devono prendere “da soli le proprie precauzioni, in attesa che le autorita’ dicano la propria”.

Nel frattempo “auspichiamo che le indagini siano estese a tutte le aziende di prodotti caseari e, ogni volta che emerge un minimo di responsabilita’ o di dubbio, il consumatore e’ bene che si difenda da se’”. Poi “vedremo- conclude l’associazione- anche rispetto a quanto ci diranno e a quanto sanzioneranno le autorita’”.