Bologna, 25 luglio 2010. E' nel rinnovato appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che chiede di fare piena luce e di spazzare via ombre e dubbi, che verrà celebrato quest’anno il 30° tragico anniversario della strage alla stazione di Bologna, che si è consumata il 2 agosto del 1980, portando con sè 85 morti e 200 feriti.

«Tre lunghi decenni sono passati - ha ricordato il capo dello Stato - per il devastante attentato alla stazione centrale di Bologna , i processi si sono susseguiti fino all’aprile 2007, tra progressi nel ricostruire i fatti e individuare le responsabilità, battute d’arresto, ritorni indietro, sentenze definitive: un iter tormentoso per quanti hanno atteso giustizia».

Niente piazza per i discorsi e nessun ministro per la cerimonia. La scelta del commissario di Bologna Anna Maria Cancellieri è caduta sulla sola sala del Consiglio comunale, dove interverranno le autorità. Questo essenzialmente per tenere lontani da un momento importante di sofferenza e ricordo, i fischi e le strumentalizzazioni che ogni anno, puntualmente, si sono ripetute in piazza Medaglie d’Oro.

Intanto la lapide con i nomi delle vittime posizionata nella sala d’aspetto della stazione di Bologna diventerà patrimonio Unesco per la cultura della pace. L’ufficializzazione della nomina, anticipata dal presidente dell’associazione Paolo Bolognesi, arriverà il 29 luglio in occasione della presentazione delle cerimonie per il trentennale della strage. «Siamo contentissimi, il riconoscimento sarà una ricchezza per tutta la città», ha commentato Bolognesi.