Bologna, 2 agosto 2010. Nel suo messaggio per l'anniversario della strage, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, auspica che “i magistrati e tutte le istituzioni” contribuiscano “con ogni ulteriore possibile sforzo a colmare persistenti lacune e ambiguità sulle trame e le complicità sottese” alla strage di Bologna, in un messaggio inviato al presidente dell’associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, Paolo Bolognesi.

“Sono decorsi trenta anni da quel terribile 2 agosto 1980, quando il devastante attentato alla stazione centrale di Bologna provocò ottantacinque morti e oltre duecento feriti”, scrive il Capo dello Stato. “A essi e ai loro famigliari va il mio pensiero commosso e partecipe. La vita di inermi cittadini fu quel giorno spezzata dalla violenza di ciechi disegni terroristici ed eversivi. La definizione delle loro matrici così come la individuazione dei loro ispiratori hanno dato luogo a una tormentata vicenda di investigazioni e processi non ancora esaurita".

"La trasmissione della memoria di quel tragico fatto e di tutti quelli che in quegli anni hanno insanguinato l’Italia non costituisce solo un doveroso omaggio alle vittime di allora, ma impegna anche i magistrati e tutte le istituzioni a contribuire con ogni ulteriore possibile sforzo a colmare persistenti lacune e ambiguità sulle trame e le complicità sottese a quel terribile episodio. E’ un tale sforzo il modo migliore di corrispondere alle attese di tutta la nazione e all’ansia di giustizia di chi è sopravvissuto tra penose sofferenze e dei famigliari delle vittime. Altrettanto essenziale - afferma Napolitano - è adoprarsi per diffondere sempre di più nel Paese una cultura del confronto democratico e della tolleranza tale da prevenire il ripetersi di analoghi rigurgiti di violenza. Con questi sentimenti, esprimo a lei, signor Presidente, e a tutti i famigliari di chi ha perso la vita in quella orribile strage, la mia affettuosa vicinanza, interpretando i sentimenti di solidarietà dell’intero Paese”.
 

I MESSAGGI DEI PRESIDENTI DELLE CAMERE

Nella giornata del ricordo, arrivano anche i messaggi dei presidenti del Senato e della Camera

«Accertare la verità dei fatti e individuare i responsabili di quel drammatico e atroce attentato deve continuare ad essere una priorità, perchè non soltanto i familiare delle vittime, ma la nazione tutta ha il diritto di sapere le ragioni di un gesto così efferato, affinchè fatti così gravi non abbiano più a ripetersi». Lo afferma il presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato ad Anna Maria Cancellieri, per l’anniversario della strage di Bologna.

"Il barbaro attentato del 2 agosto 1980 che sconvolse la città di Bologna violando il suo animo generoso, costituisce una delle pagine più terribili della storia del nostro Paese e uno degli esempi più efferati di un disumano disegno destabilizzante, che con la sua criminale azione terroristica si abbattè sull’Italia e su Bologna, producendo tanti lutti e tante indicibili sofferenze. Ritengo che il ricordo di quella tremenda giornata, vivido nelle nostre menti e nei nostri cuori, debba contribuire a riaffermare i valori di libertà e di legalità che sono alla base della nostra democrazia, contro ogni forma di fanatismo politico, di odio ideologico e di violenza terroristica», sottolinea il presidente della Camera Gianfranco Fini in un messaggio.

"Formulo l’auspicio che venga finalmente accertata, in tutti i suoi aspetti, la verità sulla strage, facendo piena luce su una trama terroristica che ha tentato di scardinare il nostro sistema democratico e rendendo un doveroso servigio alla città, agli italiani e al nostro Paese", aggiunge Fini.