Bologna, 4 agosto 2010- UNICREDIT lancia l’operazione «ripristino immagine esterna». Tradotto: via alla pulizia da scritte e graffiti di muri, sportelli bancomat e ingressi delle sue 55 filiali cittadine. Un primo intervento pilota era già stato attuato sui muri della filiale storica di piazza Aldrovandi 12A, nell’ambito della più generale operazione di pulizia della piazza e del mercato, iniziata a metà maggio sotto l’organizzazione dell’Ascom, e conclusa a metà giugno.
 

«In questi giorni abbiamo iniziato gli interventi in altre tredici filiali della città, fra quelle ritenute di maggiore visibilità», spiega Stefano Rossetti, direttore commerciale Emilia-Romagna di Unicredit. I lavori, sospesi per le ferie, riprenderanno dopo Ferragosto. «Ed entro la metà di settembre — calcola Rossetti — confidiamo di completare la pulizia delle prime quattordici filiali, dice delle quali sono dentro porta».
 

L’UFFICIO TECNICO di Unicredit ha monitorato la «stato dell’immagine esterna» delle filiali. In generale, la scheda tecnica reca il giudizio «buono». La presenza di scritte e graffiti, in altre parole, non è devastante. «Questo perché, in caso di imbrattamenti, la nostra politica è intervenire subito per ripristinare al più presto un’immagine della filiale consona al prestigio e all’immagine del nostro gruppo», spiega Rossetti.
 

IL CONTROLLO costante delle condizioni delle filiali — alle 55 in città si aggiungono le 125 in provincia — è parte di una sorta di protocollo di manutenzione adottato già alcuni anni fa, dopo il rebranding totale di tutte le filiali del territorio. Che prevede, fra le altre cose, un’attenta gestione dell’immagine delle sedi dell’istituto bancario.
Un esempio è l’agenzia di via Ugo Bassi 1, di recente ristrutturata. Il portico, lungo una cinquantina di metri, «viene sempre tenuto pulito con interventi periodici — spiega Rossetti —, ma siamo anche attrezzati per eventuali ritocchi d’emergenza».
 

Per ora, il costo della pulizia delle prime quattordici si aggira in alcune decine di migliaia di euro. Ma Unicredit intende estendere a tutta la sua rete di sportelli il monitoraggio («che spesso viene fatto anche dai nostri clienti, che segnalano nuove scritte») e gli eventuali interventi antigraffiti.
Alcune sedi sono di proprietà della banca. Altre sono di terzi. Nei casi in cui è in affitto, Unicredit ripulirà i muri della filiale. Per l’eventuale pulizia sul resto dello stabile, «speriamo che la proprietà ci segua e completi l’intervento», commenta Rossetti.
 

Unicredit, ricorda il dirigente, da tempo è sensibile alla battaglia contro il degrado. Un anno fa, durante una riunione in Comune con i dirigenti dell’allora giunta Delbono, «proponemmo una formula per assicurare supporto economico e finanziario a chi avesse ripristinato il proprio stabile». Le dimissioni di Delbono hanno interrotto l’operazione. Ma quando quest’anno l’Ascom «ha voluto dare un segnale forte alla città, con la pulizia di piazza Aldrovandi, l’adesione di Unicredit è stata immediata».