Bologna, 4 agosto 2010- MURI PULITI in via Giuseppe Petroni. Ma anche serrande e portoni. Si è conclusa l’operazione antigraffiti sostenuta (e finanziata con oltre 30mila euro) dall’Ascom in una strada in cui, da anni, i residenti combattono la loro battaglia contro il degrado. La pulizia delle saracinesche dei negozi e dei portoni è stata fatta dagli operatori specializzati del Cires.

«I muri sono stati puliti da una squadra di volontari, tutti residenti nella via», spiega Giancarlo Tonelli, direttore dell’Ascom. Terminata la Fase 1, quella della pulizia, comincia ora la Fase 2, quella del mantenimento. «È la fase più difficile e delicata, che sarà affidata a negozianti e residenti. A loro, che hanno fin qui collaborato con grande efficienza, spettano ora il controllo, la prevenzione e la pulizia di eventuali nuovi imbrattamenti», commenta Enrico Postacchini, presidente dell’associazione commercianti di strada Maggiore.

L’Ascom ha già fornito ai residenti una scorta di pennelli e vernici con le tinte giuste. I primi ritocchi, purtroppo, devono già essere fatti. Specie nella zona più vicina a piazza Verdi, su muri e colonne sono già ricomparse scritte e tag, le ‘firme’ dei writer.
Così come fatto in piazza Aldrovandi (completamente ripulita dai graffiti che la infestavano da anni), in una zona limitrofa, sempre molto ‘delicata’ della città, l’Ascom «ha voluto dare un segnale preciso e concreto di come si può riqualificare una zona», afferma Postacchini.

Adesso, aggiunge Tonelli, «ci aspettiamo uguale impegno da parte del Comune, con l’impiego della polizia municipale per i controlli, e delle forze dell’ordine. Perché i cittadini si possano riappropriare di una strada che, specie di sera e di notte, è colonizzata da un gruppo di punkabbestia e da persone che impediscono la civile convivenza».
La battaglia antigraffiti dell’Ascom è cominciata qualche mese fa nel cuore del centro storico.

Prima in via Caprarie e via Orefici. Poi in piazza Aldrovandi, quindi nella parte pedonale di via D’Azeglio. Un primo intervento in periferia ha interessato alcuni numeri civici di via Corticella. L’Ascom non si fermerà qui. «Perché mai come ora — afferma Postacchini — sentiamo la volontà dei cittadini e delle categorie di restituire a Bologna il volto di una città pulita e vivibile».