Bologna, 16 settembre 2010 - Uno su tre ha provato sigarette e alcolici, il 14% si e’ ubriacato almeno una volta, il 7% consuma sostanze illegali, con una netta preferenza per i cannabinoidi. Questi in breve i dati che riepilogano il consumo di sostanze fra i minori di 16 anni di Bologna e provincia, secondo quanto rilevato da un’indagine dell’Osservatorio dipendenze dell’Ausl.
 

La ricerca ha coinvolto 1.300 ragazzi fra i 13 e i 16 anni di sette scuole superiori e una media inferiore. “Sappiamo che 16 anni e’ l’eta’ in cui inizia il consumo massiccio di droghe- spiega il direttore dell’Osservatorio Raimondo Maria Pavarin- per fare prevenzione bisogna capire cosa succede prima dei 16 anni, quali percorsi possono portare i ragazzi alla droga”.
 

Secondo la ricerca, il 42% dei ragazzi ha usato almeno una volta nel corso dell’ultimo anno una sostanza tra alcol, tabacco e stupefacenti. Dei 1.300 intervistati, 401 hanno provato le sigarette (nonostante il divieto ai minori di 16 anni), 332 hanno bevuto alcolici, 90 hanno usato sostanze illegali. Fra questi, 85 hanno provato cannabinoidi.

Piu’ allarmante il dato sul consumo di alcol: secondo la ricerca il 14% dei ragazzi intervistati (184 persone) si e’ ubriacato almeno una volta nell’ultimo anno. Lo studio rivela anche a che eta’ si inizia ad assumere sostanze: 13 anni per l’alcol, poco dopo per il tabacco, 14 anni per la cannabis. Le motivazioni principali sono la curiosita’ e la ricerca di socialita’, ma emerge anche l’autocura e il contenimento di sensazioni negative (soprattutto per il tabacco e la marijuana). Dove si trovano le sostanze? Nella maggior parte dei casi la droga viene offerta ai ragazzi, ma c’e’ anche chi sa gia’ a chi rivolgersi, nonostante la giovane eta’.

 Il consumo pero’ rappresenta anche una spesa considerevole: in media i ragazzi spendono al mese 44 euro per la cannabis, 42 euro per il tabacco e 39 euro per gli alcolici. Si spiega cosi’ uno dei dati piu’ rilevanti dell’indagine. “Chi ha una paghetta superiore ai 50 euro ha anche piu’ possibilita’ di provare sostanze illegali- spiega Pavarin- un dato coerente con quanto si sostiene a livello generale: se negli ultimi anni il consumo di sostanze e’ calato, un fattore importante potrebbe essere quello economico”.


Oltre alla disponibilita’ di denaro, la caratteristica piu’ importante dei giovani consumatori e’ il poco tempo che a loro viene dedicato dalle famiglie: secondo la ricerca, chi vive con un solo genitore e’ piu’ propenso al consumo. Seguono i ragazzi che hanno entrambi i genitori al lavoro. “Non si tratta di mettere sotto accusa le famiglie- commenta Pavarin- ma di un problema sociale”. L’utilizzo di sostanze sotto i 16 anni sembra avere conseguenze serie. Secondo la ricerca, il 26% degli intervistati (uno su quattro) si e’ recato al Pronto soccorso nell’ultimo anno. Le cause? Incidenti stradali, traumi, svenimenti. Sempre uno su quattro ha denunciato problemi d’ansia o attacchi di panico.