Bologna, 4 novembre 2010 - Primo mattoncino per il progetto di riqualificazione e ampliamento della Futurshow Station di Casalecchio di Reno. Oggi la Provincia, i Comuni di Casalecchio, Zola Predosa e dell’Unione della Valsamoggia hanno sottoscritto l’accordo territoriale che sblocca oltre 73 milioni di investimenti privati nel cosiddetto polo funzionale ‘B’.

E’ un mattone ‘virtuale’, ma, aprendo la strada alla Conferenza dei servizi che dovra’ dare il via libera definitivo al progetto, accorcia i tempi di attesa per l’inizio dei lavori. “Se tutto va bene vedremo le gru il prossimo autunno”, pronostica il patron Virtus, Claudio Sabatini, proprietario della grande arena di Casalecchio, che, con Coop Costruzioni (attraverso Constructa controlla il 51% della societa’ Real Estate, mentre il restante 49% fa capo alla coop guidata da Adriano Turrini) realizzera’ il mega-complesso dell’entertainment alle porte di Bologna.


Il piano di Sabatini, infatti, e’ molto ambizioso: l’obiettivo e’ realizzare un maxi-contenitore per eventi sportivi, spettacoli, concerti, congressi che rivaleggi nei numeri con l’O2 di Londra, la piu’ prestigiosa arena europea. Una struttura unica in Italia, capace di ospitare 15.000 persone per i concerti (Roma e Milano si fermano tra i 10.000 e gli 11.000 posti), 9.600 per il basket, arricchita da tre musei (uno e’ gia’ a regime, quello della Virtus), 14.500 metri quadrati di aree commerciali, un parcheggio interrato di due piani e una ricaduta sul territorio stimata da Nomisma in oltre 34 milioni di euro una volta a regime. Ciliegina sulla torta, la firma sul progetto (tutto bianco-nero) di un architetto di fama internazionale, Michele De Lucchi. Il piano di investimenti prevede lo stanziamento di 11 milioni di euro per le opere infrastrutturali e viarie e 62 milioni di euro per le strutture da costruire.

L’intervento, spiega Sabatini, illustrando il progetto in una conferenza stampa a Palazzo Malvezzi, iniziera’ dalla stazione ferroviaria della Futurshow Station, che verra’ completamente riqualificata, sara’ al coperto e dalla quale si accedera’ direttamente “al piu’ grande teatro d’Italia”. In effetti, l’ex Palamalaguti gia’ oggi macina numeri consistenti. Sabatini ricorda i 10 milioni di euro di biglietti venduti nell’ultimo anno. E solo il 15% viene da eventi sportivi.
L’attivita’ della struttura nell’ultima stagione e’ costantemente cresciuta: eventi +25%, presenze +40% (200.000 persone tra novembre 2009 e marzo 2010, oltre agli 84.000 della sei giorni di Vasco) +50%. “Nell’ultimo quadrimestre- aggiunge il patron della Virtus- il fatturato e’ cresciuto dell’80%”.
 

Le istituzioni hanno talmente dato fiducia al progetto, che il Comune di Casalecchio ha rinunciato a 4,5 milioni di euro di oneri di urbanizzazione.
L’amministrazione incassera’ comunque 280.000 euro all’anno di Ici, 50.000 euro all’anno di canone per il diritto di superficie e alla fine del periodo di concessione diventera’ proprietario della struttura commerciale. “Abbiamo discusso per anni di progetti dal respiro un po’ corto, qui si parte da un contenitore che esiste”, nota il sindaco Simone Gamberini. Il pensiero va a Romilia, il mega-progetto di Alfredo Cazzola naufragato perche’ completamente al di fuori dalla programmazione territoriale e privo dei requisiti infrastrutturali di accessibilita’ che rendono realizzabili i piani di Sabatini (che non prevedono un metro quadrato di residenziale). “L’accordo- sottolinea il vicepresidente della Provincia di Bologna, Giacomo Venturi- testimonia il rapporto virtuoso tra pubblico e privato, nel rispetto degli strumenti di programmazione che non sono un vincolo allo sviluppo”.