VIA I GRAFFITI dai muri di tutte le scuole superiori di Bologna. È l’obiettivo del progetto ‘Ripuliamo la città dai graffiti’, presentato ieri da Marcello Limina, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. Sul campo — con guanti, tute e mascherine — una cinquantina di studenti (edili, grafici, chimici) degli istituti Crescenzi-Pacinotti e Aldini Valeriani, «che metteranno a disposizione della città le proprie professionalità nel campo del restauro degli immobili», spiega Limina. Al loro fianco, un pool di docenti di chimica, costruzioni, topografia, geopedologia.
 

La prima fase del progetto non riguarderà però un istituto scolastico. Il cantiere pilota riguarderà infatti la pulitura dei muri dell’Ufficio scolastico regionale, in via de’ Castagnoli, zona calda a due passi da piazza Verdi. Una scelta simbolica: è la ‘casa’ di tutte le scuole. In un secondo tempo, «nei prossimi mesi», calcola Limina, gli interventi riguarderanno «tutte le scuole superiori della città».
Ieri, il progetto ha preso il via. Martina Bianchi e Zakaria Masina, studenti delle Aldini Valeriani, hanno prelevato dai muri dell’Ufficio scolastico alcuni campioni di intonaco impregnato di vernice spray. Dopo le analisi di laboratorio, si procederà all’intervento di ripulitura secondo le prescrizioni dettate dalle Linee guida contro il vandalismo grafico emanate dalla Direzione regionale per i beni culturali guidata dall’architetto Carla Di Francesco. Che plaude al progetto con un «bravi, bravissimi». Perché «qui si agisce alle radici del fenomeno. Con una doppia azione: formativa ed educativa».
Il progetto, spiega l’ex provveditore agli studi Paolo Marcheselli, che ha coordinato l’operazione, avrà come testimonial «un giocatore del Bologna», che parteciperà ad alcuni spot anti-writers. La società fa sapere di avere dato la disponibilità «a concedere uno o più giocatori» per appoggiare l’iniziativa. Si tratta ora di fare coincidere i tempi di tutti. Marcheselli non fa nomi. «Certo, se ci fosse capitan Di Vaio...».
 

PER RAGGIUNGERE l’obiettivo finale, però, servono fondi. Studenti e docenti, va da sé, sono «volontari a costo zero». Ma servono soldi per acquistare i prodotti e gli strumenti necessari a fare un lavoro a regola d’arte. Il «decisivo sostegno finanziario» (così Limina), viene da Emil Banca, istituto di credito cooperativo che il 23 ottobre, giorno del No Graffity Day organizzato dal Carlino, ha ripulito un chilometro di muri intorno alla propria sede centrale di via Mazzini.
Emil Banca non offrirà denaro contante, ma farà trovare i materiali già pagati da alcuni fornitori di fiducia. Il progetto, commenta Daniele Ravaglia, direttore generale di Emil Banca, «ha una funzione pedagogica molto importante, ed è quindi giusto che si completi. Per questo mi impegno a sostenerlo fino in fondo».
Crescenzi-Pacinotti e Aldini Valeriani sono disponibili ad affiancare sul campo studenti e docenti delle altre scuole superiori. «Siamo pronti a essere i due istituti pionieri — assicura Giuseppe Galluzzo, dirigente scolastico del Crescenzi-Pacinotti —. E, quando il progetto sarà esteso, a mettere a disposizione competenze ed esperienza a supporto di tutti gli altri istituti secondari della città».