BOLOGNA, 17 NOVEMBRE 2010 - MAURO MORUZZI, direttore generale di Cup 2000, ai magistrati ha detto senza mezzi termini che l’ex sindaco Flavio Delbono «è un maniaco del telefono e degli sms». In effetti, dall’esame dei tabulati telefonici emerge il ritratto di una persona che nel periodo caldo del Cinzia-gate, lo scandalo che gli è costato la poltrona, ha passato molto tempo armeggiando con il telefonino. Chiamate, ma ancor più sms, mandati alle persone che in quei giorni roventi furono protagonisti, volontari o meno, del precipitare della situazione. Centinaia di contatti, oltre 400, in soli due mesi, esaminati con certosina pazienza dalla polizia. Di questi, 175 sono chiamate o sms partiti da Delbono. Gli altri sono le risposte o le conversazioni fra loro seguenti o successive agli input di Delbono.
 

E CHI erano gli interlocutori dell’ex sindaco così in ansia? In primis, Cinzia Cracchi, l’ex compagna-segretaria che ha fatto decollare con le sue rivelazioni l’inchiesta del pm Morena Plazzi. Con Cinzia Delbono ebbe tutto sommato pochi contatti diretti, per la semplice ragione che, quando il caso scoppiò sui media, contattò sempre degli intermediari. E cioè, secondo gli inquirenti, l’amica di Cinzia, un avvocato del Cup, e lo stesso Moruzzi.
 

L’ESAME dei tabulati è eloquente. Il rapporto della Digos, di 73 pagine, depositato all’Ufficio gip, è da tempo a disposizione delle parti. Vengono esaminati due periodi: quello che va dal 19 novembre al 21 dicembre 2009, giorno in cui la notizia dell’inchiesta bis finisce sui giornali, e quello tra il 21 dicembre e il 20 gennaio, giorno in cui Cinzia rese il primo e decisivo interrogatorio, incastrando Delbono sui viaggi fatti a spese della Regione (il 3 dicembre prossimo ci sarà l’udienza preliminare). Nel primo periodo, in cui non era chiara la situazione, ma si sapeva solo che il gip Giorgio Floridia aveva respinto la richiesta di archiviazione del pm Luigi Persico, Delbono chiama dieci volte Cinzia e le spedisce sei sms. Poi più nulla. Da quel giorno, per comunicare con Cinzia, parlerà al telefono solo con l’amica-avvocato. Il periodo dal 30 dicembre, giorno in cui fu diffusa dai giornali la notizia che Delbono era indagato, al 20 gennaio, è un intreccio fittissimo di telefonate fra i vari soggetti. Spesso Delbono chiama o manda un sms all’avvocato del Cup, che a sua volta parla con Cinzia, per poi ricomunicare con Delbono. Senza dimenticare Moruzzi, il cui numero spunta continuamente.
 

DELBONO in totale effettua 36 telefonate e manda 139 sms. Ma il grosso è compreso nei venti giorni fra il 30 dicembre e il 20 gennaio. E’ una fitta rete di contatti, secondo la Procura, finalizzata a convincere Cinzia a non vuotare il sacco. Delbono arrivò perfino a incontrala di persona tre volte, in quei giori. Erano entrambi indagati: lui le fece promesse e le diede 11mila euro in contanti. Per questi fatti è accusato di intralcio alla giustizia. Ultima annotazione: dai tabulati emergono contatti fra Cinzia e «un’utenza intestata al Partito democratico coordinamento di Bologna, la quale dai servizi tecnici è risultata in uso all’ex assessore Luisa Lazzaroni».