Bologna, 22 novembre 2010 - Ha messo un piede in fallo ed e’ caduto da un’altezza di 7-8 metri l’artigiano di 35 anni deceduto questa mattina all’ospedale Maggiore dopo un incidente sul lavoro in via Bellaria a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna. Si chiamava Fabrizio Vighini ed era originario di Asola, in provincia di Mantova; a quanto risulta non era sposato e non aveva figli. Secondo le prime ricostruzioni dei Carabinieri, la dinamica dell’infortunio mortale e’ chiara: l’artigiano, al momento della caduta, stava lavorando sul tetto del circolo Arci di via Bellaria insieme ad altri operai. Avrebbe messo un piede su una parte cedibile del tetto, perdendo cosi’ l’equilibrio e cadendo di sotto. Ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale Maggiore, dopo un’ora e’ morto.


Vighini era un libero professionista (titolare di partita Iva) e partecipava ai lavori di via Bellaria perche’ chiamato come collaboratore (in subappalto) dalla ditta CoInd. di Villanova di Castenaso, specializzata nella rimozione di amianto dai tetti a cui il circolo Arci aveva affidato, appunto, i lavori di bonifica del tetto e rimozione di lastre di Eternit e l’installazione di pannelli fotovoltaici. Al momento della caduta, rifeririscono i militari, sul tetto c’erano altri operai di CoInd, compreso il titolare. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di San Lazzaro e i tecnici della medicina sul lavoro dell’Ausl. Sono loro che dovranno occuparsi di verificare tutti gli aspetti legati al rispetto delle norme di sicurezza, a partire dal fatto che il 35enne indossasse protezioni e caschetto. I militari hanno gia’ ascoltato alcuni operai e il titolare della CoInd; nei prossimi giorni le audizioni continueranno. Dell’incidente e’ stato avvisato il pm di turno Giampiero Nascimbeni.