Bologna, 21 dicembre 2010 - NEL 2011 sotto le Due Torri parcheggiare sarà più costoso. Costerà di più anche portare i bimbi all’asilo nido e occupare spazi e aree pubbliche. Ma non solo. Nel bilancio messo a punto da Palazzo d’Accursio spunta anche l’aumento del 5% della Tarsu. Il commissario Anna Maria Cancellieri ammette che si tratta di «una manovra complessa perché non è stato facile distribuire su tutti i settori la riduzione dei finanziamenti». Trasferimenti che, nel 2011, segnano un meno 17,4 milioni da parte dello Stato. A cui si aggiungono 3,4 milioni in meno di trasferimenti regionali (del Fondo nazionale per la non autosufficienza).
 

«LA RIDUZIONE delle spese — ha precisato Cancellieri — non significa riduzione dei servizi: i cittadini avranno gli stessi posti e le stesse cure seppur con una modifica dell’organizzazione». Nel dettaglio, l’aumento della Tarsu porterà 3,2 milioni (si pagheranno circa 10 euro all’anno in più per un appartamento di 80 metri quadri, è il calcolo dei tecnici comunali) e, in cambio, Hera garantirà servizi aggiuntivi. «Stiamo discutendo su parecchie cose che vanno fatte in un’altra maniera rispetto a ora — ha aggiunto il commissario —. Di certo verranno potenziate la raccolta differenziata e la pulizia delle strade, ma non sarà introdotto il porta a porta». L’accordo tra Hera e Comune dovrebbe arrivare a fine gennaio. Il bilancio 2011 pesa sui servizi sociali che, a detta di Palazzo d’Accursio, saranno oggetto di una «riorganizzazione». Per fronteggiare la riduzione delle entrate, l’amministrazione ha previsto un taglio di 12 milioni alla spesa del personale e una riduzione del 9% di quella sul welfare.
 

«FAREMO in modo che il sistema cambi senza effetti sugli utenti — ha spiegato Maria Grazia Bonzagni capo dipartimento dei servizi alle famiglie —. Quando la manovra sarà a regime porterà a un risparmio di 5 milioni di euro». Nei nidi, da settembre, verrà modificato il rapporto educatori-bambini (da 1/6 a 1/7 e da 1/4 a 1/5). Cambiano anche gli orari di apertura: da gennaio, gradualmente, si comincerà a fare riferimento al nuovo orario standard fino alle 16.30, che, su richiesta delle famiglie, potrà essere prolungato fino alle 18. «Vogliamo responsabilizzare le famiglie che chiedono il nido fino alle 18 e non hanno bisogno — ha ribadito Bonzagni —. Con l’inserimento dell’orario standard e prolungato si evita di avere i nidi vuoti il pomeriggio. Sull’aumento delle rette, invece, non abbiamo ragionato ma in tutte le città c’è una quota integrativa». Sarà riorganizzato anche il trasporto scolastico collettivo, puntando sulla collaborazione delle associazioni di volontariato. Ma il Comune non esclude «il coinvolgimento di gruppi di genitori che vorranno».
 

NOVITÀ in cantiere anche sui minori. «Il minore in comunità non sta bene — ha aggiunto Bonzagni — e il Comune spende molto. Per questo stiamo realizzando una ricognizione degli appartamenti comunali per spostare i minorenni dalle comunità e rafforzare l’assistenza domiciliare». Anche l’affidamento sarà potenziato. Sul capitolo personale, invece, lo stop alle indennità e il blocco del turn over garantiranno otto milioni di risparmi, anche grazie ad una corposa riorganizzazione dei settori. «Questa è l’ossatura base — ha chiuso il commissario — che garantirà alla nuova amministrazione di lavorare con tranquillità».