BOLOGNA, 31 GENNAIO 2011 - Una truffa - hard è stata sgominata dai carabinieri dopo la denuncia di un cittadino. L'uomo aveva conosciuto l'avvenente signora di origine serba, attraverso un sito Internet specializzato. Tra i due era nata una relazione sentimentale durata qualche mese. Ma, quella che sembrava una storia d'amore, si è rivelata una vera e propria estorsione che basava la richiesta di denaro su minacce, qualora la vittima non consegnasse un’ingente somma di denaro, infamandolo anche attraverso una denuncia alle autorità nella quale lo avrebbe accusato pretestuosamente di una qualche nefandezza.
 

A seguito della denuncia i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Bologna hanno avviato una complessa indagine che, nel giro di un mese, ha portato ad accertare che la donna, solita prostituirsi in casa, attirava i clienti con un’apposita inserzione pubblicata sui siti internet di settore. All’attività inserzionistica provvedeva il marito della donna, un italiano, il quale, nell’ambito dell’indagine, è stato anche denunciato per il reato di favoreggiamento alla prostituzione.

Inoltre è stato accertato che la donna adottava tale “modus operandi” anche con altri clienti, ai quali, dopo aver intrattenuto con loro i pattuiti rapporti sessuali, chiedeva somme di denaro o favori di varia natura; in caso contrario minacciava di denunciarli alle Forze dell’Ordine per ipotesi di reato che avrebbero comunque avuto l’effetto di compromettere la reputazione dei malcapitati.

Ma non basta. La donna, con la complicità del fratello e dello stesso marito, si avvaleva delle informazioni apprese dai suoi clienti circa le loro residenze o indirizzi e, in occasione delle loro assenze, si intrufolava nei loro appartamenti e asportava monili e altro, refurtiva che poi provvedeva a ricettare.

Le indagini, allo stato, hanno permesso di accertare almeno tre di questi episodi nel corso dei quali i tre avevano complessivamente estorto alle vittime circa euro 60.000, nonché rubato, dall’interno dell’abitazione di una delle vittime, in cui si erano introdotti approfittando dell’assenza del proprietari, diversi gioielli ed un computer portatile.

Nei giorni scorsi, a Casalecchio di Reno e Grizzana Morandi, sulla base delle risultanze investigativa sopra sintetizzate, i Carabinieri hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto per estorsione, rapina, truffa, ricettazione e furto in concorso.

Le indagini sono tutt’ora in corso al fine di verificare l’esistenza eventuale di altre vittime. Per i fermati, accompagnati nell’immediatezza presso il carcere di Bologna, l’Autorità Giudiziaria, dopo la convalida di rito, ha disposto per i due stranieri la custodia cautelare in carcere mentre per l’italiano gli arresti domiciliari.