Bologna, 9 marzo 2011 - Per una volta sono arrivati prima i cervelli dei mattoni. Prima del 2013 non sara’ completata la prima parte dei lavori all’ex Manifattura tabacchi per ospitare il nuovo Tecnopolo di Bologna. Nel frattempo pero’ i laboratori di ricerca dell’Universita’ di Bologna, Enea, Cnr e T3lab (consorzio misto tra Ateneo e Unindustria) sono gia’ partiti nelle loro singole sedi. Sono 227 i nuovi giovani ricercatori assunti nell’ambito del progetto Tecnopolo, tutti contratti triennali. Per loro sono stati investiti 54 milioni di euro, a cui se ne aggiungono altri 23 per le attrezzature.

Oggi sono state sottoscritte le convenzioni operative che legano la Regione Emilia-Romagna e l’Alma Mater, l’Enea, il Cnr e T3lab, dando il via ufficialmente ai laboratori di ricerca del Tecnopolo di Bologna. Per la sede nell’area della ex manifattura tabacchi, invece, bisognera’ attendere ancora.


Abbiamo ricevuto 190 domande di partecipazione in risposta al bando che abbiamo pubblicato per la scelta dei progettisti- spiega Giancarlo Muzzarelli, assessore regionale alle Attivita’ produttive- una commissione valutera’ e scegliera’ i primi 10, tra cui verra’ selezionato il progetto definitivo”. Entro il 2011, spiega l’assessore, “saremo in grado di sapere come e quando investire le risorse”.

 I lavori del primo lotto, ovvero la ricostruzione della parte della ex Bat gia’ demolita, non partiranno pero’ prima della fine del 2012. Anche se mancano i muri, comunque, il Tecnopolo e’ di fatto gia’ in funzione. “Oggi chiudiamo gia’ una fase- sottolinea Muzzarelli- per i prossimi tre anni c’e’ gia’ l’impegno a pensare la strategia per gli anni seguenti”.

L’Ateneo di Bologna attivera’ laboratori su meccanica, scienza dei materiali, energia, ambiente e scienze della vita, organizzati nei neonati Centri interdipartimentali di ricerca industriale (Ciri).
L’Universita’ ha investito nel Tecnopolo 21 milioni di euro di risorse proprie piu’ altri 21 in co-finanziamento, di cui il 60% speso per assumere 123 nuovi ricercatori (a tempo determinato, con assegni di ricerca o anche come collaboratori a progetto), a cui si affiancano altri 320 gia’ strutturati. “E’ stato un percorso lungo e meditato, che ha conosciuto anche qualche travaglio”, afferma il rettore Ivano Dionigi, mentre il prorettore alla ricerca, Dario Braga, sottolinea che “senza la ricerca di base non c’e’ la ricerca applicata”. L’Enea, che ha investito 10 milioni di euro (la meta’ in co-finanziamento) e ha assunto 30 nuovi ricercatori (piu’ altri 53 gia’ strutturati), realizzera’ invece quattro laboratori su ambiente, efficienza energetica, virtualizzazione dei processi per reti di imprese e analisi sui materiali.
 

Il Cnr, che ha costituito un suo Tecnopolo allargando la sede di via Gobetti, ha dato vita a due societa’ consortili: Mister, che si occupa di nano e microtecnologie, e Proambiente, che opera nel campo dell’inquinamento dell’aria. L’ente di ricerca ha investito 24 milioni di euro (il 50% co-finanziato dalla Regione) e ha assunto 37 nuovi ricercatori con contratto da metalmeccanici (affiancati da altri 92 colleghi del Cnr). Infine il consorzio T3lab, che si occupera’ di energia intelligente, telecontrollo e interfacce uomo-macchina, ha assunto per il Tecnopolo 24 ricercatori. Nel complesso, la rete dei 10 centri attivati in Emilia-Romagna prevede un investimento di 240 milioni di euro, di cui 136 dalla Regione (il 46% destinato a Bologna). Circa 120 milioni sono stati utilizzati per i ricercatori, 48 per le attrezzature e 72 per le infrastrutture.

 “Noi vogliamo portare questi giovani ricercatori a lavorare nelle imprese- spiega Muzzarelli- o a far partire nuove aziende alla fine dei tre anni. Una quota invece restera’ per sviluppare la ricerca, affiancata dall’inserimento di nuovi giovani”. I laboratori del Tecnopolo spaziano su un ampio spettro di argomenti. Il Cnr, ad esempio, in campo elettromedicale sta lavorando alla creazione di microvalvole per il monitoraggio in tempo reale del funzionamento dei cateteri nelle persone in dialisi. Un’altra ricerca, invece, riguarda lo studio di sensori leggeri e dal basso consumo di energia per il telerilevamento e l’analisi dell’atmosfera di Venere (lavoro commissionato dall’Esa).


Il consorzio T3lab,
invece, ha avviato uno studio sul controllo a distanza delle vibrazioni prodotte dalle macchine per imballaggio. Un secondo progetto invece riguarda il monitoraggio dei consumi energetici negli uffici. Infine, alcuni ricercatori del consorzio stanno lavorando a una macchina che selezioni in automatico le piastrelle di ceramica a seconda della qualita’ (operazione attualmente fatta a mano).