BOLOGNA, 15 MARZO 2011 - IL PRESIDENTE della Repubblica, Giorgio Napolitano, vorrebbe vedere — giovedì 17, festa nazionale per i 150 anni dell’Unità d’Italia — un tricolore ad ogni finestra. «Emil Banca ha voluto offrire alla città una bandiera piuttosto grande», afferma Daniele Ravaglia, direttore generale dell’istituto di credito cooperativo. Che, da alcuni giorni, ha illuminato la sede centrale di via Mazzini con potenti fari biancorossoverdi: «Un tricolore di centro metri quadrati».
Emil Banca sostiene anche l’iniziativa del Carlino, che il 17 regalerà a tutti i suoi lettori una bandierina tricolore. D’altra parte, la storia delle casse rurali — di cui l’istituto è discendente diretto — «nasce in Belgio l’anno dopo l’unità d’Italia». E nel 1895 viene costituita la Cassa rurale e prestiti di Baricella, una delle tredici che hanno nel tempo dato vita ad Emil Banca — «anno in cui l’eco del Risorgimento era ancora vivissima».
 

ED È di quel periodo (1891) la Rerum Novarum scritta da papa Leone XIII. L’enciclica sociale «diede forte impulso alla diffusione delle Casse rurali e delle Banche cooperative — spiega Ravaglia — che concedevano prestiti ai contadini e a chi non aveva possibilità di accedere al credito attraverso le banche tradizionali».
A seguito dell’enciclica, il credito venne istituito sul piano locale, a livello comunale, «per raggiungere tutti, fin nelle zone più povere dove non avevano mai visto uno sportello bancario». E quest’anno, spiega Ravaglia, «festeggiano il secolo di vita due delle banche costitutive di Emil Banca, le Casse rurali di Monzuno e di Barbarolo», una frazione di Loiano.
Oggi Emil Banca opera nei territori di Bologna, Modena e Ferrara. Conta 50 sportelli, 470 dipendenti, 90mila clienti. «E 19mila soci, la nostra forza», afferma Ravaglia.
 

L’ISTITUTO di credito celebra il 150° dell’Unità d’Italia anche con una nuova edizione del ‘Corso di storia bolognese’, tenuto da Marco Poli, dedicato alla Bologna risorgimentale. Domani si parlerà di Carlo Oppizzoni, l’arcivescovo bolognese fatto cardinale da Pio VII, forte oppositore di Napoleone, che appoggiò gli insorti nel 1848.
Il terzo appuntamento, giovedì 24, verterà su come Bologna cambiò dopo l’Unità e sul suo lento ma progressivo sviluppo economico e sociale. Nell’ultima lezione, giovedì 31, si parlerà della nascita della Nazione, analizzando il contesto storico e sociale italiano dalla Seconda guerra d’indipendenza (1859) a Porta Pia (1870). Gli incontri — alle 17, gratuiti — si tengono nella sede di Emil Banca, in via Mazzini 152.