Bologna, 29 marzo 2011 - L’ASCOM riprende la campagna antigraffiti. Il primo risultato, dopo la pausa invernale, è stata la pulizia della piccola piazza San Michele, che affaccia su strada Maggiore, proprio di fronte alla sede dell’Associazione commercianti. «Era devastata da graffiti su tutti i lati», spiega Enrico Postacchini, presidente dell’Ascom. I writers non avevano risparmiato la casa del compositore Gioachino Rossini, né la chiesa di San Michele dei Leprosetti, restaurata da pochi anni e data in uso dalla comunità ucraina greco-cattolica.
«Abbiamo voluto ricominciare la campagna portata avanti insieme con il Carlino adottando questa piazzetta, così come avevamo fatto con piazza Aldrovandi», commenta Postacchini. Un’adozione che significa «tenere un’attenzione vigile, per prevenire, per quanto possibile, nuove imbrattature e ripulire subito quelle che dovessero essere fatte».

L’intervento dell’Ascom ha interessato tutti i muri, fino all’altezza di un paio di metri, i portoni e le saracinesche dei garage. E «andremo avanti — assicura Postacchini — perché il nostro impegno in questa battaglia non cala». L’associazione commercianti segue con molto interesse il lavoro della Procura, dopo mesi di indagine sul campo della polizia municipale, che ha realizzato un database con migliaia di graffiti. «Siamo molto soddisfatti — commenta Postacchini — perché sul tema della lotta a chi imbratta la città sono cresciute attenzione e sensibilità anche da parte degli organi competenti».

QUESTO, aggiunge il presidente dell’Ascom, «rinforza la nostra volontà di andare avanti». E fa confermare «la volontà di costituirci parte civile nei futuri processi contro i writers, poiché riteniamo che molti nostri associati abbiano subito dei danni dai vandalismi dei graffitari». L’anno scorso, aderendo alla campagna di mobilitazione civica lanciata dal Carlino, l’Ascom — spesso con la collaborazione di gruppi di residenti e commercianti delle zone interessate — ha ripulito via Caprarie e via Orefici; poi piazza Aldrovandi, via Giuseppe Petroni, quindi la parte pedonale di via D’Azeglio e le colonne del portico dello stadio Dall’Ara. Un primo intervento in periferia ha interessato alcuni numeri civici di via Corticella e un tratto di via Andrea Costa, dove con pennelli e vernice sono intervenuti anche gli alpini.