Bologna, 21 aprile 2011 - I bersaglieri sono arrivati in piazza del Nettuno in sella alle loro biciclette d’epoca. E mentre la campana dell’Arengo suonava a festa, alle 10 in punto, i reduci partigiani e della brigata ‘Friuli’ hanno deposto le corone di fiori al sacrario dei caduti di fianco all’ingresso di Sala Borsa e sul muro all’entrata di Palazzo Re Enzo.

Ad assistere alle celebrazioni per i 66 anni della liberazione di Bologna dal nazifascismo c’e’ solo un candidato sindaco, Manes Bernardini della Lega nord, che quasi si stupisce. “Sono l’unico- sbarra gli occhi- mi sembra strano”. In piazza c’e’ Leonardo Barcelo’, candidato del Pd al Consiglio comunale, che giustifica l’assenza del candidato del centrosinistra, Virginio Merola. “Sara’ sicuramente in una delle altre iniziative nei Quartieri- afferma il democratico- trovo molto positiva la presenza di Bernardini, ma dovrebbe spiegare che cosa ha fatto la Lega a Roma contro il progetto di legge di equiparare i repubblichini ai partigiani”. Barcelo’ aggiunge poi che le cerimonie per il 21 aprile “sono molto importanti anche per i nuovi bolognesi, perche’ da’ loro la possibilita’ di inserirsi in citta’”.
 

A rappresentare il Comune di Bologna, con tanto di fascia tricolore, c’e’ il sub-commissario Michele Formiglio, che si prende in diretta il rimbrotto di un reduce. Ivano Cardinali ha 82 anni, toscano: aveva 14 anni quando arrivo’ alle porte del capoluogo emiliano insieme all’esercito di liberazione. Cardinali ricorda “i 300 ragazzi morti per la liberazione di Bologna” sepolti nel piccolo cimitero di Zattaglia, nella valle del Senio. E suona la carica.
“Il Comune ha il dovere di ricordarli”, bacchetta Cardinali, cosi’ come la festa del 21 aprile “deve essere organizzata dall’amministrazione. Noi siamo qui non perche’ cerchiamo un diploma o degli onori. Noi siamo qui perche’ ci crediamo ancora”.

La liberazione di Bologna, ricorda ancora Cardinali, spalanco’ le porte “alla vittoria finale e all’Unita’ d’Italia”. Fra la gente che applaude c’e’ anche Renata Rubini, anziana staffetta partigiana che di recente e’ stata insignita del grado di sottotenente per le sue azioni nella bassa durante la Resistenza. In piazza anche il presidente dell’Anpi di Bologna, William Michelini, e il capolista Pd alle comunali, Maurizio Cevenini.
 

C’erano anche “con la discrezione richiesta in queste occasioni” i rappresentanti della lista Sinistra per Bologna e della Fds: “senza retorica abbiamo portato il nostro commosso saluto”, spiega Raffaele Salinari, capolista e portavoce Fds. “Il ricordo non basta- aggiunge- e’ necessario tenere sempre alta la guardia e mobilitarsi contro chi quotidianamente attacca la Costituzione arrivando addirittura a volerne modificare l’articolo 1”. Candidati e sostenitori della lista Frascaroli-Vendola sono invece impegnati nella ripulitura delle lapidi che commemorano i partigiani in vari luoghi della citta’.