Bologna, 26 aprile 2011 - Le hanno rubato l’Iphone mentre giocava a pallavolo ai giardini Margherita, e lei, nel giro di mezz’ora, e’ riuscita a localizzarlo grazie al software specifico che aveva sull’apparecchio. E’ corsa a consegnare l’indirizzo alla Polizia che, poco dopo, ha bussato alla porta del ‘ladro’ (un marocchino minorenne che e’ stato denunciato) e recuperato il prezioso cellulare. È successo ieri a Bologna, nel tardo pomeriggio.
 

Provvidenziale il software che le ha permesso il recupero dell’Iphone. Si tratta di una speciale applicazione, o per essere piu’ tecnici una “utility”, spiega il comandante della Polizia postale di Bologna, Geo Ceccaroli, che e’ “prodotta dalla Apple e nasce con lo scopo di permettere il ritrovamento del telefono in caso di smarrimento”. Se la funzione sul telefono e’ attiva, per rintracciarlo basta inserire nell’apposito sito la propria password (che viene registrata quando si attiva l’applicazione) e in breve si ottiene la localizzazione “in remoto”. Altre utility simili permettono anche di comandare a distanza il telefono, bloccandolo o cancellando tutti i dati. E’ proprio grazie ad una tecnologia analoga che qualche mese fa la Polizia postale rintraccio’ gli autori del furto di alcuni pc di ultimo grido: gli agenti accesero la webcam sull’apparecchio rubato e videro chi c’era seduto davanti.
Utilissima per ritrovare il proprio telefono (come e’ successo ieri), questa speciale funzione puo’ essere anche una garanzia per i genitori apprensivi, che se sono in possesso della password possono sempre sapere dove si trovano i loro figli. Per Ceccaroli sarebbe da consigliare ed e’ un buon compromesso. “Da un lato accontentano i ragazzi e comprano loro l’Iphone; dall’altro possono stare tranquilli e in caso di emergenza sapere dove si trovano”.

Ieri i fatti sono andati cosi’: la giovane vittima, una bolognese di 21 anni, e’ stata derubata ai giardini Margherita intorno alle 19.30: stava giocando a pallavolo con altri ragazzi quando si e’ accorta che un giovane, all’apparenza nordafricano, si e’ avvicinato agli zaini lasciati a bordo campo e vi ha frugato dentro per poi allontanarsi. Il suo Iphone era sparito e il nordafricano pure: i suoi amici hanno provato a seguirlo, facendo in tempo a vedere solo che era salito su un autobus in via Murri. Geniale l’idea di ricorrere alla tecnologia: utilizzando l’Iphone della madre, si sono collegati all’apposito sito web e hanno saputo con precisione dove era andato a finire il telefono: in via della Direttissima. La ragazza e’ corsa con la madre in Questura e poco dopo la Polizia si e’ presentata fuori da un appartamento di via della Direttissima, nel punto indicato dal Gps del telefono.
 

Ancor prima che gli agenti suonassero il campanello, l’Iphone rubato e’ volato da una finestra e finito ai loro piedi, integro.
Dentro l’appartamento c’erano quattro marocchini, ma il colpevole ha subito confessato: si tratta di un 17enne privo di documenti.
Gli altri tre, invece, in regola con il permesso di soggiorno, sono risultati estranei ai fatti. Il 17enne ha spiegato agli agenti che, dopo essere sceso dal bus in via Toscana, e’ rimasto per un po’ in zona, non sapendo cosa fare e dove andare. Poi, quando ha incontrato uno dei tre marocchini che vivevano in via della Direttissima (li conosceva di vista), ha chiesto se poteva stare un po’ da loro e cosi’ e’ entrato nell’appartamento. E’ stato denunciato per furto e la Polizia lo ha accompagnato alla comunita’ per minori “Il ponte”. Solo una settimana fa, era stato gia’ denunciato dalla Polfer per aver rubato un telefono su un treno.