Bologna, 20 maggio 2011 - «La scuola ha fame..ed io digiuno con lei». Sotto il portico di via de' Castagnoli davanti all'Ufficio scolastico regionale, genitori ed insegnanti della scuola pubblica prosegue anche oggi lo sciopero della fame a rotazione. 24 ore al giorno fino a giovedì 26, alternandosi in turni di sei ore in cui non toccheranno cibo. Sono una sessantina e rivendicano quello che definiscono «il massacro della scuola pubblica statale».

Giancarlo Vitali Ambrogio è un genitore rappresentante dell'Assemblea delle scuole di Bologna e provincia, vuole mettere in chiaro il carattere simbolico della protesta: «Si potrebbe dire che è facile stare a digiuno poche ore-anticipa il cronista ed ancor prima di spiegare i contenuti-, questa vuole essere una manifestazione di disponibilità, ciascuno nel proprio piccolo per farci sentire». E continua: «Dopo i primi due tagli ai fondi della scuola vogliamo che il responsabile regionale ci renda conto del terzo intervento a danno della scuola che si sta profilando».

L'incontro è fissato per il 26 maggio, quando tutto sarà finito. In quella sede si riproporrà l'iniziativa referendaria contro i finanziamenti comunali alla scuola privata, già bocciata dal Consiglio dei garanti nell'imminenza delle elezioni amministrative. «Assurdo che due bambini nella stessa scuola a distanza di pochi anni-conclude Vitali-abbiano esperienze didattiche completamente differenti, enormemente peggiori per i bambini di ora». Nel frattempo sono in programma iniziative per bambini (una caccia al tesoro dal tema "Rivoglio la mia scuola") ed incontri con musicisti e attori.

 

BERSANI FA VISITA AI GENITORI

Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani ha fatto tappa in via de' Castagnoli. ''Quando tocchera' a noi rimedieremo'', ha scritto Bersani sul registro che alcuni genitori, che da ieri hanno iniziato un digiuno per protestare contro i tagli alla scuola, gli hanno fatto firmare al termine di una visita al presidio organizzato da ieri davanti all'ufficio scolastico regionale nel cuore universitario bolognese.

Il leader dei Democratici si e' intrattenuto con i genitori protagonisti della protesta, per una decina di minuti, ascoltando le loro richieste e, in particolare quella, ripetuta da diversi papa' e mamme, del rispetto ''per la dignita' dei nostri bambini''.

''Avere massacrato la scuola senza essere riusciti, peraltro, ad aggiustarla, e' stato veramente un disastro - ha osservato Bersani -. Solo noi al mondo abbiamo aggredito la scuola e l'universita' e - ha aggiunto - credo che si debba assolutamente porre un rimedio, a cominciare dal sostegno alle rivendicazioni che sono in corso affinche' i tagli vengano bloccati e si ristabilisca una posizione ragionevole e razionale per quello che riguarda i costi''.

Inevitabile una battuta sul neo sindaco Merola: "Per la sua squadra Virginio non ha bisogno delle mie indicazioni". Proprio dal capoluogo felsineo il segretario democratico rivendica il risultato delle amministrative: "Abbiamo vinto, non avevo dubbi e l'ho sempre detto, a Bologna sono tranquillo". Insomma, conclude, "a Bologna ero molto fiducioso di farcela al primo turno".