Bologna, 22 maggio 2011 - VIA SANTO Stefano torna a risplendere. In questi giorni ancora di più. «Abbiamo lavorato anche di notte per restituire alla città e ai negozianti serrande e muri puliti», spiega Enrico Postacchini, presidente dell’Ascom. Da una parte c’è l’impegno dell’associazione di categoria di Strada Maggiore, che ha sposato l’iniziativa ‘Diamoci una mano’ lanciata dal Carlino, dall’altra lo sforzo fatto dalla parrocchia della Santissima Trinità. Un connubio vincente che ha dato nuova luce a un angolo nel cuore storico delle Due Torri. Via i graffiti dalle pareti, dunque, dalle serrande dei negozi e non solo. «Noi ci siamo occupati del versante delle attività commerciali — sottolinea Postacchini —, mentre l’altro, quello della chiesa, è stato pulito dalla parrocchia». Il tratto in cui sono stati rimosse scritte colorate e tag va dall’incrocio tra via Santo Stefano e via Dante, più o meno fino all’altezza del civico 50.

L’OFFENSIVA contro chi macchia a suon di bomboletta spray muri, portici, serrande dei negozi, e non solo, è partita un anno fa. «L’iniziativa è stata lanciata dodici mesi fa — aggiunge Postacchini — e realizzata con l’aiuto di alcuni volontari. Noi andiamo avanti e anche se stavolta l’area pulita è piuttosto limitata, bisogna considerare che è densa di attività commerciali: lo abbiamo fatto anche per loro». Un piccolo tratto di via Santo Stefano che però, unito al lavoro della parrocchia di monsignor Vittorio Zoboli, rende più solide le basi gettate mesi fa. E allarga gli orizzonti. «È un segno di attenzione», assicura Postacchini che annuncia nuovi interventi. «Individuremo i tratti da pulire — spiega —, in centro, ma anche fuori». Le periferie, quindi, non saranno trascurate. «Chi sporca non si stanca — aggiunge l’associazione di Strada Maggiore —, ma neppure chi pulisce si arrende facilmente. Serve un lavoro continuativo». L’obiettivo è restituire alla città e a chi la vive il giusto decoro. Di questo i commercianti e l’associazione che li rappresente sono convinti. «Non si può non pensare a una città pulita — ribadisce Postacchini a nome dell’Ascom —. Indipendentemente da piani strategici e grandi progetti che riguardano il futuro di Bologna, la pulizia deve essere un lavoro costante».

LE ULTIME realizzate in ordine di tempo sono state piazza Aldrovandi, piazza San Michele che affaccia su Strada Maggiore. Una pulizia che per Ascom vale un po’ come un’adozione delle due piazze. I writers, infatti, non risparmiano nulla: portici, chiese, antichi palazzi. «Il nostro impegno — non cala — conclude Postacchini —. La sensibilità contro chi imbratta sta crescendo». Dall’anno scorso, con l’Ascom, hanno dato battaglia contro i graffiti anche commercianti e gruppi di residenti. Gente comune che ha a cuore ogni angolo della città.
NEL 2010, in periferia, i primi interventi si sono concentrati su un tratto di via di Corticella e via Andrea Costa. Ripulite anche via Orefici, via Caprarie, la parte pedonale di via D’Azeglio e le colonne del portico dello stadio Dall’Ara. E l’elenco si allunga.