Bologna, 24 maggio 2011 - Termina domani, giovedì, la maratona di sciopero della fame a staffetta contro i tagli alla scuola pubblica messo in atto da genitori e insegnanti. L’iniziativa di protesta si concludera’ con una manifestazione in via de' Castagnoli dove in questi giorni sono rimasti ‘accampati’ i protagonisti del digiuno.

Alle 17 di domani pomeriggio, una delegazione dei rappresentanti dell’Assemblea delle scuole, del coordinamento dei presidenti dei Consigli d’istituto e di sindaci e assessori provinciali incontrera’ il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Vincenzo Aiello. Contemporaneamente un microfono aperto ad artisti, intellettuali, insegnanti, genitori, musicisti, scrittori, “sara’ a disposizione per raccontare l’orrore della riforma Gelmini-Tremonti e cantare le lodi della scuola pubblica”, spiega il sito dell’Assemblea.

Anna Amadori, del teatro Reon, introdurra’ gli interventi con un testo sulla Costituzione di un bambino delle Cremonini-Ongaro. Poi letture di Dora Vallario, insegnante, Pino Cacucci da “Quando suona la campanella”, racconti sui ricordi di scuola e Amelia Frascaroli; Iliade, giovane studentessa, legge da “Filastrocche in cielo e in terra” di Gianni Rodari e Ifigenia Kanara’ “I bambini imparano quello che vivono” di Dorothy Law Nolte. Attesi anche gli interventi dei rappresentanti dell’Associazione Orlando, del comitato referendario, della Banda Roncati, dell’Anpi, del comitato Scuola e Costituzione, di Stefano Tassinari, di Wu Ming, dell’Uaar e di tanti altri ancora.

ERRANI: 'SONO CON VOI'

Ai genitori e agli insegnati in sciopero è arrivata anche la solidarietà del presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani. ''Cari genitori e insegnanti - dice il messaggio di Errani - sono con voi in questa battaglia a sostegno dell'istruzione pubblica. La solidarieta' e il supporto si affiancano alla nostra determinazione nel perseguire politiche che vadano nella direzione da voi auspicata. Nella scuola pubblica, orgogliosamente pubblica, risiede il futuro della nostra societa' e di intere generazioni di ragazze e ragazzi: impoverirla significa minare la qualita' stessa del nostro sviluppo sociale e culturale. Vorrei ringraziarvi per il vostro generoso impegno, che dovra' essere l'impegno di tutti''.

MEROLA: "TOGLIERE SOLDI ALLE PARITARIE? NO ALLA GUERRA TRA POVERI"

"Applaude lo sciopero della fame dei genitori contro i tagli alla scuola ("Una bella iniziativa non violenta, e' la giusta risposta") e promette una "bella discussione" sui fondi alle private. Ma non sposa quel referendum abbracciato invece da un'ampia parte, quella sinistra, della sua coalizione. Togliere i soldi alle paritarie darebbe vita ad una "guerra tra poveri nella nostra citta'", scandisce il sindaco Virginio Merola, la cui prima uscita da primo cittadino ufficialmente insediato e' stata
dedicata questo pomeriggio all'accampamento di via de' Castagnoli. Botta e risposta con gli attiviste, tra calore e frecciate, al termine del quale gli organizzatori lo hanno 'rimandato': "Soddisfatti delle risposte, aspettiamo i
risultati". Merola si e' impegnato a "lavorare da subito per eliminare le liste d'attesa" e per dare una risposta sul tempo pieno che viene a mancare. In piu', annuncia una vera autonomia delle scuole comunali. Sui fondi alle private invece le
posizioni del sindaco e dell'associazionismo (nel fronte della protesta c'e' ad esempio Bruno Moretto di Scuola e Costituzione) rimangono lontane. "Il referendum? E' sottoposto ad una procedura, al di la' del referendum penso con
la proposta degli Stati generali sulla scuola che vada fatta una adeguata discussione su tutti i temi della scuola comunale e statale. Il problema di fondo e' garantire a tutti i bambini il diritto all'educazione. Il mio atteggiamento sulle private paritarie- afferma ancora Merola- sara' esattamente questo: siano garantiti i diritti dei bambini attraverso convenzioni adeguate". Ma Sel, partito di maggioranza, chiede che i fondi oggi attribuiti alle paritarie siano assegnati alla scuola pubblica.
"Si determinerebbe una guerra tra poveri - risponde Merola - non e' affatto vero tranne qualche eccezione che i genitori che vanno alle scuole paritarie private siano persone facoltose. Noi dobbiamo guardare ai bambini anzitutto.
Abbiamo gli strumenti per controllare che ci sia qualita' educativa anche nelle scuole paritarie". Ma gli strumenti che ci sono oggi sono adeguati? "Lo verificheremo". Merola ricorda i 40 milioni che Palazzo d'Accursio sborsa ogni anno per le scuole comunali. "Mi piacerebbe che questo importo venisse riconosciuto" dallo Stato. Quanto ai nidi, annuncia, "appena c'e' la giunta incontreremo i genitori di entrambi i nidi. Siamo impegnati a verificare tutto, sul Roselle la possibilita' di non fare i lavori di ristrutturazione interrompendo il ciclo e sul Vestri capire perche' e' stato detto che va chiuso. Vorrei davvero capire prima, poi relazioneremo tutto in maniera trasparente ai genitori".