Bologna, 23 giugno 2011 - FAVOREVOLE o contraria al referendum?
«Il referendum non mi fa paura. Se i garanti riterranno il quesito ammissibile mi andrà benissimo. Sui contributi la penso come il sindaco Virginio Merola. Qui nessuno vuol togliere nulla. Però bisogna capire bene. C’è un modo diverso, più efficace, per erogare i fondi? Vedremo. Comunque, la convenzione con le private paritarie scade a fine luglio. Io proporrò alla giunta la proroga di un anno. Non possiamo cambiare in corsa, le famiglie si sono già iscritte. Sui nidi? La lista d’attesa è come quella dell’anno scorso, siamo vicini ai mille piccoli rimasti fuori. Anche per questo non possiamo permetterci di spendere più di quanto serva. Dobbiamo adeguare il rapporto tra educatori e bambini. Bologna è l’unico Comune della regione che ancora non l’ha fatto». L’assessore all’istruzione Marilena Pillati — mamma di due figlioletti (che frequentano la scuola pubblica) e professore di Statistica a Economia — ha dalla sua una dote di natura: è serena, nonostante tutto. Il fronte è caldissimo, dai nidi alle private. Coalizione in subbuglio, ala sinistra sotto stress, prodiani a difesa del referendum, appelli di Pdl e Udc.

Tutti i dettagli nel Carlino in edicola oggi