Bologna, 23 giugno 2011 - Detto e fatto: martedi’ prossimo la giunta comunale guidata da Virginio Merola, poche ore dopo il responso definitivo sul referendum atteso per lunedi’, dara’ gia’ il via libera al milione e 50.000 euro di finanziamenti alle scuole paritarie, stessa cifra del 2010-2011.

Una proroga di un anno delle convenzioni annunciata ieri dal primo cittadino e illustrata questa mattina dall’assessore all’Istruzione Marilena Pillati ai presidenti di quartiere. “Un atto dovuto perche’ ci sono gia’ bambini iscritti nelle scuole. E’ un segnale di grande responsabilita’”, spiega l’assessore. Al termine della riunione, Pillati rivolge indirettamente un invito al fronte dei referendari, che ha fatto breccia nella maggioranza di centrosinistra. “Ritengo che su questo tema ci si debba liberare davvero dalle posizioni ideologiche”, avverte Pillati, “che si debba fare un’analisi seria ed approfondita con strumenti che ci permettano di capire esattamente di cosa stiamo parlando e soprattutto capire cosa attraverso una convenzione un Comune che ha a cuore tutti i bambini, non solo quelli che frequentano le scuole che gestisce direttamente, puo’ ottenere in termini di qualita’ ed equita’ del servizio”.

Il fatto e’ che per l’assessore “siamo di fronte ad una questione che attiene alla vita dei bambini, credo che l’obiettivo comune debba essere quello di fare qualcosa di utile e importante per una fascia di popolazione che deve avere un rispetto. Occupiamoci dei bambini- e’ la sollecitazione di Pillati- cerchiamo di capire di cosa hanno bisogno e quali sono gli strumenti piu’ efficaci per dar loro delle risposte. In questa discussione io vorrei stare al di fuori delle posizioni ideologiche e stare nel merito”.

Nella consultazione, con o senza referendum, che l’amministrazione ha intenzione di promuovere sulla scuola, “una riflessione sulla ripologia di convenzione e’ pertinente”, concede Pillati. Ma, sottolinea, “non possiamo parlare in questo contesto di una contrapposizione pubblico-privato. Tutto e’ pubblico, c’e’ una legge di parita’ che dice che sono tutte scuole pubbliche”. Per quanto riguarda poi uno degli argomenti in mano a chi e’ contrario ai finanziamenti alle private, il fatto che una parte di queste non accoglierebbe i disabili, Pillati da’ lo stop.
“L’equazione scuola privata uguale scuola che non accoglie i disabili non e’ corretta in generale”. Insomma, i disabili nelle paritarie ci sono e il Comune ne ha le prove. Oltretutto, “sono questioni che attengono alla parita’ scolastica, i controlli spettano agli uffici del ministero. E vengono fatti”, assicura.