Bologna, 9 luglio 2011 -  I pass sono veri e regolari, ma l'invalido di turno non sa nulla delle targhe delle auto che risultano associate al suo permesso. E la cosa piu' incredibile e' che in alcuni casi, ad un regolare pass per invalidi, sono state associate anche delle targhe di moto. È l'ultima novita' che arriva dall'inchiesta sull'utilizzo improprio di pass per l'accesso in centro a cui da tempo lavora la Polizia municipale di Bologna con il coordinamento del procuratore aggiunto Valter Giovaninni. La 'furbata', stando ai primi accertamenti, sarebbe opera di persone che, dopo essersi amorevolmente offerte di seguire le incombenze della pratica per conto del disabile, al momento di comunicare le targhe da associare al pass, ne hanno aggiunte alcune (proprie o di loro amici), perche' no pure di moto, in modo tale da avere via libera al centro, alla Ztl e alle zone 'proibite' della citta'.

E' un nuovo scenario quello scoperto dall'indagine della Procura: una forma di utilizzo improprio dei pass finora sconosciuto agli inquirenti che per il momento hanno individuato almeno tra casi di questo tipo. Il sospetto, pero', e' che questo 'sistema' sia molto piu' diffuso, dal momento che i tre casi non hanno niente a che vedere l'uno con l'altro. A due di questi tre 'furbi', gli inquirenti sono arrivati grazie ad una 'soffiata' anonima: un cittadino che ha inviato una segnalazione suggerendo di controllare le targhe associate a questo o quel pass per invalidi. Dopo le segnalazioni anonime, il controllo e' stato fatto e non solo sono saltati fuori gli abbinamenti con le targhe di almeno due moto, ma i disabili in questione, interpellati, hanno detto di non sapere nulla di quelle targhe e di non conoscere i proprietari di quelle auto. In comune, questi tre casi, hanno il fatto che i disabili avevano affidato la gestione della richiesta del pass ad un conoscente. Il nuovo 'sistema' scoperto dalla Polizia municipale appare esattamente opposto a cio' che ad esempio e' stato riscontrato per i calciatori del Bologna: li', infatti, sarebbe stata la disabile ad associare le targhe dei rossoblu' al proprio permesso, permettendo loro di girare indisturbati nella Ztl o nella 'T'. In questo nuovo scenario, invece, il disabile viene raggirato da automobilisti che, a sua insaputa, abbinano una serie di targhe al regolare permesso. I 'furbi' che lo hanno fatto, dichiarando l'associazione del pass con targhe che non c'entravano nulla col disabile, potrebbero ora rischiare di finire accusati di false dichiarazioni a pubblico ufficiale.