Bologna, 30 agosto 2011 - La svolta in meno di tre passi. Sala tonda, prima; sala ovale, poi. Di qua i convocati in attesa fremente; di là gli assunti sorridenti. Una firma a tempo indeterminato in Provveditorato, quindi nello Stato, vale un futuro stabile nella scuola. Annunciate a inizio mese, ora le assunzioni sono una realtà («Mai così tante. Le nostre battaglie hanno pagato», ammette contenta Patrizia Prati della Cisl Scuola). E sulle nostre classi si abbatte un’ondata di 722 insegnanti e 526 Ata (direttori amministrativi, assistenti amministrativi o tecnici e ben 360 dade) che ora possono dire adieu ad anni e anni di precariato in giro per ogni dove.
In via Castagnoli, l’ora x scatta circa tre quarti d’ora dopo quella di convocazione (ore 8,30). La portineria è gremita. Come non si vedeva da tempo. Gli ormai ex supplenti sono i prof delle superiori destinati al sostegno (in appoggio cioè ad alunni disabili). In contemporanea, dall’altra parte della città, in un’affollata aula magna all’Itis Belluzzi (poche rispetto al passato le madri con pargolo al seguito), tocca ai colleghi della scuola dell’infanzia.

La chiamata slitta di centoventi minuti dopo l’ora prevista. Sul piatto, 94 posti di sostegno dalla materna a salire. E oggi si ricomincia con quelli comuni; a seguire gli Ata. Uno sblocco non del tutto indolore, però. In quanto per entrare in ruolo, come da accordi con Cisl e Uil, i nuovi arrivati in busta paga non troveranno il primo scatto di anzianità dopo tre anni, bensì dopo nove. In pratica, nomine a costo zero.

Gli oltre mille ingaggi incassano anche il via libera dell’Flc-Cgil che per il 7 settembre ha (addirittura) organizzato un ‘happy hour’ di benvenuto per i neo assunti: oneri e onori del mestiere. «Certo questi sono numeri significativi, soprattutto per Bologna dove abbiamo la più alta incidenza di precariato d’Italia — ricorda Sandra Soster, segretario provinciale Flc-Cgil —. Ma tutto ciò non è una gentile concessione del Tesoro: dipende dalla valanga di ricorsi presentati. Solo la Cgil ne ha preparati 50mila».

Due i blocchi in base ai quali si procederà alla nomina dei 722 prof: il primo di 261 unità sarà arruolato con nomina retrodata, dovendo essere rendicontato sul 2009-2010 (quando fu autorizzato solo il 50% delle nomine). Il secondo, invece, ben più corposo (461) andrà in quota al nuovo anno scolastico. Nel dettaglio, mentre alla materna vanno 181 educatori (di cui 48 con nomina retrodata e 133 attuali), alle elementari saranno 302 (132 e 170) i maestri a tempo indeterminato. Salendo di grado, alle medie 79 (18 e 61), alle superiori 66 (18 e 48).