Bologna, via Indipendenza, 14 settembre 2011 - UN NUOVO spettro si aggira per le strade della città: la multa fantasma. Colpisce dall’oltretomba, quando uno meno se lo aspetta. Nei giorni scorsi questa nuova specie di verbale si è manifestata al cospetto della signora Barbara Sanmarchi, residente in zona Cirenaica, e di suo marito Claudio Calarota. Alla donna è stata notificata una sanzione di 154 euro, più 12 di spese, per una grave violazione al codice della strada. La signora è accusata di avere bruciato il semaforo rosso, lo scorso 14 maggio alle 11.29 del mattino, mentre percorreva viale Carducci, in direzione di piazza di Porta Maggiore, all’incrocio con via Dante. Nel verbale Barbara Sanmarchi viene indicata come proprietaria del veicolo, una Fiat Tipo. La inchioda la tecnologia perché, è scritto nero su bianco, trattasi di «infrazione accertata con documentatore fotografico» che, peraltro, «comporta la decurtazione di 6 punti dalla patente».

Tutto chiaro, quindi. O no? «Peccato — spiega il signor Calarota — che l’auto in questione non sia più di nostra proprietà da 18 anni. Certo che, a distanza di tanto tempo, chissà dove è finita la documentazione che attesta l’avvenuta cessione. L’ho cercata tra le nostre carte ma non l’ho trovata». Però, la coppia non si è persa d’animo: «Ho provato a effettuare una visura alla banca dati del Pubblico registro automobilistico — aggiunge il marito della donna — e, con enorme stupore, mi sono accorto che nella nella visura è indicato come proprietario attuale del veicolo un altro signore. Pure la data di iscrizione è corretta: 15 settembre 1993». Anche noi abbiamo ripetuto l’operazione, richiedendo in un punto Aci della città l’estratto dell’archivio Pra, e in pochi minuti abbiamo avuto conferma che la Fiat Tipo indicata è intestata a un ottantenne, il signor M.M., residente peraltro a poche decine di metri dall’incrocio descritto nella multa. Dal documento si desumono due cose: la prima è che, dopo 22 anni di onorato servizio, la Tipo marcia ancora, la seconda è che il prezzo di acquisto dell’epoca equivaleva a quasi 3.200 euro.

SIAMO ANDATI a cercare il vero proprietario, che risiede tuttora all’indirizzo indicato nella visura, ma in questi giorni è con la moglie in montagna, dove trascorre gran parte dell’estate. I vicini lo descrivono come una persona energica e in piena forma, che non si direbbe avere 80 anni e guida ancora. Che auto possiede? «Una Fiat Tipo». Ecco, forse, chi è l’automobilista passato col rosso lo scorso 14 maggio alle 11.29. «Quello che ci chiediamo — concludono i coniugi Calarota — è come sia possibile che un atto giudiziario contenga al suo interno un errore tanto grossolano e come mai gli addetti del corpo di Polizia municipale non si siano accorti che da 18 anni, ripetiamo 18, il proprietario del veicolo è un’altra persona. Non ci sappiamo dare spiegazioni, ovviamente perderemo un altro po’ del nostro tempo per fare ricorso».