TUTTI SULLA CORDA
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Ma non è una storia meravigliosa il circolo Arci che organizza feste bondage (‘decadence’, cioè, all’ingrasso e all’ingrosso, donne e uomini legati come salami per darsi reciproco piacere) in un palazzo di proprietà dell’Asp Giovanni XXIII, che incassa l’affitto a fine mese? In via Riva Reno abbiamo scoperto la ciliegina fetish sulla torta di antichi peccati e vizi congeniti, la trasgressione trasversale sul modello Sodoma, Gomorra e porta Mascarella, il diavolo e l’acqua santa avvinti come federe, il Marchese de Sade, borchie e funi da New Millennium, vai col piscio. «Quelle serate non le faremo più», quasi si scusano i dirigenti dell’associazione ricreativa. «Pagano regolarmente, non sappiamo che attività svolgano là dentro», alzano le spalle all’ex opera pia, laicamente parlando. «Sursum corda!», squittiva l’altro giorno una liceale del Minghetti in una ferramenta di Casaralta.

GABRIELLA ERCOLINI
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Scaricata prima dal partitone poi dagli elettori, l’ex pasionaria si è data agli affari di cuore, nel senso di agenzia matrimoniale. «Qui continuo quel percorso di cura dei bisogni che, fino a un certo punto, ho fatto con la politica», ha confidato al nostro Luca Orsi. «In questa fase, la mia attività politica è rivolta soprattutto alla lotta alle solitudini dell’anima», ha puntualizzato. Per contrastare al meglio la ‘singletudine’ dilagante, ci permettiamo di suggerire alla bella signora una sorta di patto franchising con il compagno Cev: lei mette insieme le anime sole, lui le sposa in Comune. Avanti popolo alla sala Rossa.

I PORTOGHESI
7,5
Cresce il biglietto del bus, aumentano quelli che non lo pagano. Elementare Sutti, sussurrano al deposito Battindarno dell’Atc. Da marzo a oggi la percentuale dei passeggeri a ufo è aumentata dal 6 al 7,5%. Adesso arrivano i rinforzi, intesi come controllori esterni, ma solo fino al 31 ottobre, perché in cassa ci sono spiccioli. Lega e Pdl insistono a proporre l’installazione dei tornelli a bordo o il controllo elettronico dei ticket. Intanto, il viaggiatore onesto si specchia nei vetri (sporchi) della linea 91 e si legge una scritta in faccia: coglione.

ANDREA COLOMBO
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Ha candidamente ammesso che non può far nulla in via Centotrecento, dove certi autogenietti vanno regolarmente in retromarcia in barba al senso vietato, al buon senso e a Sirio, che è cieco se la vettura transita all’indietro. «Questo illecito non è direttamente controllabile con strumenti telematici ma è un’infrazione al codice della strada perseguibile dalla polizia municipale», ha detto in consiglio comunale l’assessore alla mobilità rispondendo indirettamente agli esasperati residenti, che circolano nel verso giusto e trovano i preziosissimi parcheggi occupati dai furbacchioni. Insomma, visto che l’organico attuale non permette di mandare sul posto dei vigili in carne e fischietto, prendiamo atto del problema e riga. Pare che, ai tempi, persino Ponzio Pilato andasse contromano.