Bologna, 3 ottobre 2011 - Ore 14.03, 9.246 "mi piace" in poco più di tre ore. Vasco denuncia. Nonciclopedia chiude. Il popolo del web si mobilita. E la guerra di fa su "Facebook". Dopo la notizia della chiusura del sito dell'enciclopedia satirica, causata da una denuncia del Blasco per diffamazione, nasce una pagina Facebook ad hoc. Commenti, insulti, pareri si rincorrono. Una vera e propria petizione on line per veder resuscitare Nonciclopedia . Ma per molti diventa una questione più ampia: difendere il diritto di satira.

Ore 14.09, 10.436 "mi piace". La rete sembra impazzita. Il passaparola ha innescato un meccanismo i cui effetti si allargano a macchia d'olio. E intanto piovono insulti sulla bacheca della rockstar. Forse per la prima volta non basta più cantare "Liberi liberi". La gente vuole esserlo.

Ore 14. 12, 11.236 "mi piace"... senza parole.

Nell'area dedicata alle informazioni sulla genesi della pagina troviamo in dettaglio:
03/10/2011 h.10:30, creata
03/10/2011 h.12:04 > 1000 "Mi piace"
03/10/2011 h.12:35 > 2000 "Mi piace"
03/10/2011 h.13:03 > 3000 supporters

Poi avranno perso il conto.. ma ricordano"Missione Superare i 2.600.000 fan della pagina di Vasco".

In serata arriva anche la critica della Fgci: 'Hai perso un'occasione. Tante volte sei stato controcorrente, a volte additato a cattivo esempio dal perbenismo italico. Questa volta sei come tutti gli altri, forse peggio di tutti gli altri''. E' il messaggio inviato dai giovani comunisti della Fgci a Vasco Rossi riguardo al caso ''Nonciclopedia'. In una lettera aperta il segretario nazionale Flavio Arzarello ha scritto al rocker: ''Il web e' o dovrebbe essere un luogo aperto, uno dei pochi luoghi in cui ci si puo' ancora esprimere liberamente. Le poche battute che ti riguardavano, tra l'altro non offensive, certo non avrebbero intaccato la tua fama, il tuo prestigio e il tuo successo''.