Bologna, 4 ottobre 2011 - E' di quasi 3 milioni di euro, circa 600 mila in più di quelli finora accertati, la cifra che Giuseppe Pasini avrebbe pagato per consulenze ritenute inesistenti al fine di creare una ‘provvista’ di denaro a due societa’, la Fingest di Modena e la Aesse di Ravenna (i cui titolari sono indagati), legate al Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna. A fare i conti è stato lo stesso Pasini, interrogato dal pm di Monza Walter Mapelli che, insieme alla collega Franca Macchia, indaga sul cosiddetto ‘sistema Sesto’.

Pasini, che e’ uno dei due imprenditori che ha denunciato l’ex sindaco di Sesto San Giovanni Filippo Penati e l’amministrazione locale per un presunto giro di tangenti sulle aree ex Falck e Marelli e altre aree della zona, nel pomeriggio ha ribadito al pm e alla Gdf che le cooperative gli ‘’furono imposte’’ per i progetti di riqualificazione dei terreni su cui sorgevano le acciaierie e di cui e’ stato il proprietario fino al 2005. Come hanno spiegato i suoi difensori, il prof. Carlo Paliero e l’avvocato Filippo De Sanna, Pasini, ha precisato  i suoi rapporti con la cooperativa di costruttori guidata da Omer degli Esposti, ‘’che gli fu imposta per la riqualificazione dell’area Falck’’, dall’amministrazione comunale guidata da Penati.