Bologna, 7 ottobre 2011 - E' iniziata la manifestazione di protesta degli studenti delle scuole superiori della nostra città. Un corteo si è messo in movimento verso le 9 dal Sabinn e ha visto fra gli altri gli studenti di Aldini e Serpieri. Percorse via Indipendenza e via ugo Bassi, ci si dirige versdo piazza San Francesco dove ci sono gli alrtri ragazzi. Giovedì prima protesta al Minghetti dove sono spuntate le tende. Già disagi al traffico in via Marconi. Uva contro Unicredit. Mele e uova contro Carisbo.

Secondo una prima stima, oltre un migliaio di studenti medi in piazza per protestare contro i tagli alla scuola. "Avremo il futuro che conquisteremo, se non ora quando? Se non ora chi?", e' lo striscione d'apertura del corteo.

ll corteo degli studenti partito questa mattina a Bologna e' arrivato in piazza Maggiore e poi si e' spostato in piazza Nettuno. Il furgone con le casse per la 'colonna sonora' dell'evento fa un giro intorno alla fontana e poi si parcheggia davanti a Palazzo d'Accursio e trasmette musica a tutto volume. La pioggia, pero', fa demordere una parte degli studenti e il corteo si assottiglia molto; altri studenti, tuttavia, tirano su il cappuccio della felpa e aprono gli ombrelli. "Non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare questa piazza" dicono i ragazzi al megafono, e il furgone 'musicale' si sposta sotto il voltone del Podesta', che diventa un accampamento di studenti: a restare saranno poco piu' di una centinaia. L'abbigliamento e l'aspetto piu' diffuso tra i ragazzini che decretano che "piazza Maggiore e' occupata", e' quello alternativo, tipico dei centro sociali, nonostante l'eta' sia inferiore: felpe, kefie, piercing e acconciature vistose. In corteo, invece, c'erano ragazzini di ogni tipo e tante 'facce pulite'. C'erano anche i ragazzi del collettivo Minghetti e una decina di 'piccoli' anarchici, vestiti di nero e con gli striscione "Allevati dalla societa' macellati dal mercato" e "Di un sistema che uccide la liberta' e' nemica". Sotto la pioggia, prima che cominci l'"occupazione" del voltone del Podesta', in piazza Nettuno giungono anche i manifestanti dell'Usb, una trentina, con bandiere e ombrelli.

La Lega nord insorge contro l'occupazione del portico di palazzo re Enzo a Bologna messa a segno questa mattina dagli studenti al termine del corteo di protesta contro i tagli alla scuola. La consigliera comunale Lucia Borgonzoni la bolla come "un'altra pagina nera nella storia della 'democratica Bologna'" e definisce i manifestanti come "un gruppo di ragazzotti dei No tav e dei centri sociali che hanno deciso di accamparsi con bombole del gas per farsi da mangiare e quant'altro sotto il portico". Quello che e' piu' grave, poi, e' che i ragazzi, al di la' dell'utilizzo non autorizzato delle bombole, "hanno colpito con delle uova i cittadini che passavano di li'". La consigliera del Carroccio non ci sta: "Questa situazione e' inammissibile, le forze dell'ordine devono intervenire immediatamente" afferma, invitando il sindaco Virginio Merola a pronunciare parole di condanna per l'accaduto.

"La dobbiamo finire con questo far finta di non vedere, i cittadini sono stufi di essere prigionieri dei soliti quattro esaltati a cui tutto e' permesso". Gli studenti, intanto, non hanno nessuna intenzione di mollare e per le 17 hanno convocato un'assemblea pubblica proprio in piazza Maggiore sui temi di "crisi, debito, austerity e anche lotte sociali". Nella nota rivendicano
"l'occupazione" della piazza (ribattenzzandola 'Occupybologna') oltre che i momenti del corteo in cui "anche qui a Bologna abbiamo voluto sanzionare le banche, reali artefici del presente e del futuro di precarieta' che ci attende".
Quanto all'occupazione di piazza Maggiore, 'mossa' finale del corteo indetto dal Collettivo autonomo studentesco contro la crisi, per gli studenti voleva essere "un segnale alla citta'", sollecitandola a "creare lotte contro le politiche dei
sacrifici del governo Berlusconi e della banca centrale europea".