Bologna, 7 ottobre 2011 - TRE NUOVE fasce di reddito, calcolate utilizzando come strumento l’indicatore di situazione economica equivalente, meglio noto come Isee. È questa la svolta sui ticket sanitari a cui la giunta regionale sta lavorando in queste settimane, dopo poco più di un mese dall’introduzione delle tasse sanitarie su ricette farmaceutiche e visite specialistiche, e che sta sottoponendo all’attenzione delle parti sociali.
Il presidente dell’Emilia Romagna, Vasco Errani, e l’assessore alla Sanità, Carlo Lusenti, avevano annunciato la misura già nei giorni immediatamente successivi all’entrata in vigore dei ticket, quando era venuto alla luce che l’attuale sistema è nei fatti discriminatorio verso le famiglie regolarmente sposate: due coniugi, infatti, devono sommare i propri redditi lordi annui, mentre i conviventi no, riuscendo in questo modo, nella maggioranza dei casi, a restare nella fascia dell’esenzione completa, oppure rientrando in quelle più ‘economiche’.

IN QUESTI GIORNI i tecnici di viale Aldo Moro hanno fatto un passo in avanti per modificare il sistema entrato a regime lo scorso 29 agosto, mettendo a punto una prima ipotesi di lavoro. Secondo l’idea della Regione, verrebbero introdotte tre nuove fasce di reddito, calcolate sul nuovo parametro, da utilizzare in alternativa a quelle già esistenti. Dunque, si avrebbero una prima fascia Isee fino a 11.500 euro, una seconda fascia tra i 11.501 e i 21.000 euro e una terza tra i 21.001 e i 30.000 euro, che andrebbero ad affiancare quelle attuali calcolate, invece, sul reddito familiare lordo (fino a 36.152 euro, tra 36.153 e 70mila e tra 70.001 e 100mila). Sopra i 30mila euro di fascia Isee verrà verosimilmente applicato il ticket massimo, così come adesso avviene per chi guadagna più di 100mila euro. Le cifre tra le fasce adesso in vigore e quelle aggiuntive allo studio della Regione non sono paragonabili in termini assoluti, visto che sono calcolate con due metodi decisamente diversi. Inoltre, va ricordata una cosa fondamentale: per ora il sistema dei ticket e dell’autocertificazione non cambia, resta così com’è. Dunque, chi ha già consegnato l’autocertificazione non deve assolutamente compilare nessun nuovo modulo, mentre chi non ha ancora fatto niente per certificare il proprio reddito dovrà consegnare il documento tenendo conto del sistema e delle fasce di reddito valide oggi. Per intenderci, quelle che vanno dagli zero ai 100mila euro di reddito annuale lordo.

DI SICURO, per ora, il nuovo sistema che la Regione sta studiando andrà a risolvere un problema ‘strutturale’ dei ticket ‘all’emiliana’, osssia la penalizzazione di fatto verso chi è sposato in modo regolare. Un aspetto che ha scatenato molte critiche fin dai primi giorni di applicazione della misura prevista dalla manovra del Governo e ‘rimodulata’ da viale Aldo Moro.


CON L’ISEE questa criticità dovrebbe essere risolta: il nuovo indicatore scelto dalla Regione favorisce le famiglie numerose e, soprattutto, calcola il reddito complessivo tenendo conto non solo di quanto è scritto su Cud o 730, ma prendendo come parametri anche la situazione immobiliare (case o altri fabbricati) e quella mobiliare (azioni, depositi, conti correnti). Una data certa su quando entrerà a regime il sistema calibrato anche sull’Isee ancora non c’è: i tecnici regionali, infatti, stanno studiando quale versione definitiva adottare, mentre in calendario, nelle prossime settimane, ci sono già altri confronti con le parti sociali.