Bologna, 17 ottobre 2011 - Perquisizioni anche a Bologna nell’ambito dell’operazione scattata dopo i disordini di sabato a Roma, nell'ambito della manifestazione degli 'Indignati' partita pacificamente e finita nel peggiore dei modi in seguito all'irruzione dei black bloc (guarda le foto degli scontri). Le perquisizioni della polizia, spiega la Questura, riguardano ambienti anarchici. A Bologna, per la precisione, sono sei le perquisizioni compiute dalla Polizia nei confronti di dodici persone dell'area anarchica bolognese, un gruppetto che fa parte di quella trentina di soggetti coinvolti nell'inchiesta del 6 aprile scorso, quando vennero arrestati alcuni anarchici del Circolo Fuoriluogo. Sarebbero stati sequestrati abiti neri, maschere antigas e caschi, fumogeni, paracolpi per gambe e schiena, passamontagna, bombolette spray.

Queste perquisizioni fanno seguito ai controlli svolti ieri dalla polizia nel confronti di alcuni anarchici che erano appena rientrati dalla manifestazione di Roma. Quattro di loro, fermati e identificati, erano già noti alla Digos per essere stati già più volte denunciati per reati relativi all'ordine pubblico. Anche a loro sono stati sequestrati oggetti della medesima tipologia di quelli trovati oggi.

Sono stati inoltre fermati dalla Digos e dalla Polizia stradale di Firenze, sei anarco-insurrezionalisti a bordo di un furgoncino che rientrava da Roma, con a bordo sono state trovate maschere antigas e materiale utilizzato
probabilmente durante gli scontri di sabato.  Quattro di loro, provenienti dalle Marche e dalla Campania, sono studenti della facoltà di lettere e filosofia di Bologna, sono tutti appartenenti al circolo anarchico Fuoriluogo. Gli atri due, rispettivamente l'autista del camper e la sua compagna, sono ultra quarantenni residenti nel pistoiese. Il materiale è stato sequestrato, per tutti, è scattata la denuncia per porto ingiustificato di oggetti atti a offendere in concorso.

Sono centinaia gli uomini delle forze di polizia impegnati dalle prime ore del mattino in una vasta operazione, in tutta Italia, con perquisizioni e controlli negli ambienti dell'anarco-insurrezionalismo.

I controlli avvengono in base all'articolo 41 del Testo unico leggi di Pubblica sicurezza secondo il quale "gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria, che abbiano notizia, anche per indizio, della esistenza, in qualsiasi luogo pubblico o privato, o in private abitazioni, di armi, munizioni o materiali esplodenti, non denunciate o non consegnate, o comunque abusivamente detenute, procedono immediatamente a perquisizione e sequestro".