Bologna, 19 ottobre 2011 - Il risiko delle scuole è al via. E coinvolgerà i quartieri Santo Stefano, Saragozza, Savena e Borgo Panigale. Una manche strategica che non causerà conseguenze nefaste alle famiglie. Per loro, infatti, non cambia proprio nulla: stessa scuola, classe e docenti.

Unica differenza, il preside. Giovedì la Giunta deciderà (anzi proporrà) chi andrà con chi. In gergo tecnico si chiama dimensionamento; all’atto pratico indica come materne, elementari e medie statali saranno raggruppate il prossimo anno. Criterio base da Finanziaria, varare istituti comprensivi da mille studenti (500 in montagna) e oltre. La Regione ha impugnato il provvedimento davanti alla Corte costituzionale e ha deliberato un’oscillazione del 20% in più o meno di alunni.

«C’è stata una lunga istruttoria lunga — spiega l’assessore alla Scuola, Marilena Pillati che girerà i quartieri per illustrare il piano — prima di arrivare alla proposta che sarà portata in Giunta».
Ma la partita è in salita per lo stop di Flc Cgil e Cisl Scuola. «Si preparava un’operazione devastante — avverte Sandra Soster, segretaria Flc Cgil — che, tra l’altro, avrebbe portato alla creazione di maxi istituti da 1.600 studenti». Scuole monstre che, un domani, «avrebbero potuto inglobare anche una parte delle materne comunali, la cui unica prospettiva pare essere la statalizzazione». Un no di peso che pare abbia indotto il Comune a elaborare linee più soft. Soprattutto al Santo Stefano: qui il vero nodo. Sul tavolo, in primis, la nascita di due comprensivi a seguito della separazione delle medie Rolandino e Pepoli.

Le Pepoli si unirebbero alle elementari Don Milani e Marconi e la materna Marconi (ex circolo 13); mentre le Rolandino e la succursale in via D’Azeglio al circolo 8 (elementari Carducci, Cremonini Ongaro e Fortuzzi). Insomma un comprensivo da 1.600 ragazzi. Al quartiere, la scelta piace perché «rispetta la norma e, come asseriscono i presidi, funziona molto bene sia da punto di via organizzativo sia didattico ed educativo. E le famiglie che scelgono queste scuole sono la prova di questo», commenta la presidente del quartiere Ilaria Giorgietti.

 All’orizzonte si profila, però, un’alternativa morbida avversata dal quartiere perchè non rispetta la legge: dividere le Rolandino dalla succursale che confluirebbe con le Cremonini e l’ultima arrivata, l’elementare Longhena. «Non si tocca un meccanismo che funziona — tuona la presidente —. Oltretutto qui non stiamo di oggetti, ma di bambini che devono essere al centro delle nostre scelte».

Saragozza. A parte il busillis delle Longhena, si parla della fusione tra le medie Carracci e Guinizelli e il circolo 3 (elementari: Avogli, Bombicci, Manzolini e XXI Aprile). Savena. Si prevede lo ‘spacchettamento’ del circolo 5: elementari Piaget e Costa e materne Deledda e Costa dirette al comprensivo 9; materna ed elementare Savio al comprensivo 12. Quanto al comprensivo 13, riceverebbe in dote dal circolo 13 materna ed elementare Tambroni. Borgo Panigale. Matrimonio in vista tra circolo 11 (elementari: Due Agosto, Fiorini, Aldo Moro, Lipparini e Casteldebole) e comprensivo 14 (elementare Mazzini e media Volta).