Bologna, 11 novembre 2011 - Oggi anche a Bologna è il giorno della mobilitazione internazionale degli Indignati (leggi il programma). Seguiremo i momenti clou della giornata (guarda le foto).

Una gigantesca 'V' disegnata con la vernice rossa (e con il cerchio intorno, come il simbolo di 'V per vendetta') davanti a piazza Liber paradisus a Bologna, all'incrocio tra via Tiarini e via Fioravanti. E' questa l'azione simbolica messa a segno dal corteo degli studenti medi davanti alla sede di Equitalia, dove il corteo arriva poco prima delle 11.30. A disegnare la 'V' (grande quasi due metri) sono sempre gli studenti travestiti con i mantelli neri e le maschere di 'V per vendetta', gli stessi che durante il percorso hanno 'sanzionato' diversi istituti di credito. Dopo aver terminato il disegno, i ragazzi tentano di dargli fuoco (svuotando una bottiglia di alcol lungo il perimetro della scritta) ma l'azione 'spettacolare' non riesce. I ragazzi, forse non troppo esperti, si consolano accendendo un paio di fumogeni. "Quella di oggi e' un'azione simbolica, ma noi Equitalia torneremo, te lo diciamo fin da ora, torneremo e ci vendicheremo", dice uno studente al megafono. Il corteo, che nel frattempo si e' di gran lunga sfoltito e contera' all'incirca 500 persone, non accenna neanche minimamente a entrare dentro il palazzo di vetro. Del resto, davanti all'entrata le Forze dell'ordine hanno schierato due cellulari, uno della Polizia e uno dei Carabinieri, messi di traverso a sbarrare il passaggio. uova (guarda il video).

C'e' spazio anche per uno spezzone di 'dissidenti'.  Un gruppo di 200-300 ragazzi, contraddistinti da magliette e felpe di colore giallo e linee gialle pitturate in faccia (per guadagnarci in "visibilita'", dicono, e forse per distinguersi dal tanto nero in piazza), si e' fermato a meta' percorso. Sono per lo piu' studenti dell'istituto Aldini Valeriani e del liceo Righi che, quando il corteo ha attraversato via Indipendenza in direzione del ponte di Matteotti, si sono fermati all'altezza di via dei Mille e non hanno proseguito. Piu' tardi, fermi in piazza XX Settembre, spiegheranno perche': "Ci siamo fermati perche' siamo in disaccordo con le modalita' utilizzate da alcuni attivisti del corteo, che abbiamo gia' visto in azione in altre manifestazioni dell'anno scorso" spiega Davide, all'ultimo anno delle Aldini.

IL RETTORE

I modi possono anche essere discutibili, ma le ragioni della protesta sono concrete. A sostenerlo e' Ivano Dionigi, rettore dell'Alma Mater di Bologna, che a margine di una conferenza stampa, questa mattina a Palazzo Poggi, commenta cosi' la giornata di mobilitazione "Occupy the world" indetta per oggi dai movimenti studenteschi. "La protesta e' reale - afferma Dionigi - si possono discutere i metodi, ma le motivazioni direi che sono planetarie".

LA CRONACA DEL CORTEO

Ore 12.10: la manifestazione  degli studenti è finita. I ragazzi si danno appuntamento alle 18 in piazza Verdi per l'ultima manifestazione della giornata

Ore 11.30: I ragazzi tracciano con la vernice il cerchio con la V di vendetta sull'asfalto davanti al Comune. Poi buttano dell'alcol che provoca una fiammata.

Ore 11.25: il corteo è arrivato davanti al Comune in Liber Paradisus. Polizia e carabinieri sbarrano la strada.

Ore 11.20: "Noi oggi andiamo da Equitalia". Il corteo degli studenti a Bologna, dopo aver attraversato il ponte di via Matteotti, svela al megafono una delle mete della manifestazione: Equitalia, che ha la sede nel complesso di piazza Liber paradisus dove c'e' anche il Comune di Bologna. Non gira pero' a sinistra in via Tiarini (dove ha svoltato il cellulare e il gruppo di Carabinieri che precedeva a grande distanza la testa del corteo), ma prosegue dritto verso piazza dell'Unita'.  "Equitalia, stiamo arrivando", scandiscono dal megafono. Prima, pero', potrebbero fare qualche altra tappa, come ad esempio la sede dell'Atc che e' a due passi da piazza dell'Unita'.

(Pir/ Dire) 11:18 11-11-11 NNNN Ore 11: il corteo si dirige verso la nuova sede del Comune in piazza Liber Paradisus.

Ore 10.50: Il corteo si dirige verso la Bolognina. Superata la stazione senza problemi.

Ore 10.30: tutte le banche nel percorso del corteo finiscono nel mirino. Molti manifestanti hanno una maschera bianca. La firma: il cerchio rosso con la V dentro.

Ore 10.15: dalla coda del corteo sono partite uova contro la filiale Unicredit via Ugo Bassi. Un manifestante ha lasciato anche una 'firma' con vernice rossa: un cerchio con una V al centro.

Ore 10.05: il corteo, dopo aver percorso via Ugo Bassi, è arrivato in piazza Maggiore e da qui ha svoltato su via Indipendenza. La situazione al momento è tranquilla. Lo striscione simbolo: "Save the school, not the banks", ovvero salviamno la scuola non le banche

Ore 9.45: il corteo, che nel frattempo .è cresciuto (ora si contano almeno 350 ragazzi), è partito da piazza San Francesco al grido di "Noi la crisi non la paghiamo". 

Ore 9.05: una cinquantina di ragazzi, raccolti dietro uno striscione con scritto 'Collettivo Minghetti', sono arrivati in piazza.

Ore 9: in piazza San Francesco, intorno alle 9, poco meno di centro ragazzi sono radunati. Gli striscioni e le bandiere sono ancora ammainate. Una camionetta della polizia vigila sulla situazione.