Bologna, 18 novembre 2011 .- La ha inviato gli avvisi di fine indagine relativi alla vicenda della morte del piccolo Devid Berghi, il neonato di 20 giorni morto  di freddo lo scorso inverno dopo essere stato raccolto in piazza Maggiore e trasportato invano all'ospedale Sant'Orsola.

I quattro avvisi di fine indagine, che sono prodromici alla richiesta di rinvio a giudizio, sono stati inviati ai genitori del piccolo, Sergio Berghi e Claudia Gambato, accusati di omicidio colposo, e a due assistenti sociali, la responsabile all'epoca dei fatti dei servizi sociali del quartiere Santo Stefano, e l'assistente sociale che seguiva direttamente il caso: sono accusate di non aver impedito l'evento, avendo omesso di verificare l'effettiva situazione di disagio della famiglia, pur sapendo che mamma e papà passavano gran parte delle giornate in Sala Borsa.

La vicenda all'epoca provocò grande scalpore e suscitò parecchie polemiche sul tema del funzionamento dei servizi sociali in particolare dopo il decenetramento voluto dall'amnministrazione Cofferati.

LA DIFESA

"La dottoressa e' totalmente estranea all'ipotesi contestata, e ha gia' rilasciato dichiarazioni nell'invito a presentarsi. Faremo tutto il possibile per dimostrare questa sua estraneita'''. Lo ha detto l'avv.Donatella Ianelli, che difende la allora responsabile dei servizi del quartiere Santo Stefano, e da poco trasferita al quartiere Reno per un normale avvicendamento.