Bologna, 30 novembre 2011 - Le moto salutano un personaggio 'storico', un volto amico per tantissimi piloti. Il dottor Claudio Costa ha annunciato l'addio alla sua Clinica mobile.

La notizia arriva da Imola, dove ieri il medico si è recato per particapare a una serata organizzata dal Panathlon Club. Costa, figlio di 'Checco' ovvero di colui che oltre ad aver contribuito alla nascita dell’Autodromo di Imola siede nell’Olimpo degli organizzatori delle gare di motociclismo, lascia il mondo delle corse dopo una vita dedicata alla cura dei piloti (guarda le foto).  E ieri sera, ripercorrendo la sua carriera, si è soffermato su un pilota in particolare: Marco Simoncelli. "Oggi non ci sono più eroi da fabbricare", ha detto Costa molto commosso.

"Fino a Marco - ha aggiunto il dottore - c’erano piloti che nonostante si fossero procurati delle lesioni o fratture volevano correre lo stesso ed io mi adoperavo al massimo. Oggi non e’ piu’ cosi’ e di fronte alle fratture il pilota deve adeguarsi ad un fermo piu’ prolungato, non ci sono piu’ dei folli come Marco".

Inevitabile una parentesi sull’incidente mortale che ha coinvolto il suo amato Sic. "Purtroppo non ero sul circuito di Sepang e non escludo che se avessi trascorso con lui i momenti prima della gara forse le cose sarebbero andate diversamente. Ora - ha concluso - gli eroi non ci sono piu’ e la Clinica mobile, ideata e creata nel lontano 1976, non avra’ piu’ bisogno di me".

Ma qualche ora dopo, il dottor Costa rettifica: ''Non ho ancora nessuna voglia di ritirarmi e di stare lontano dalle corse''. E aggiunge: ''Sono comparse delle affermazioni attribuite a me con non rispondono a verita'. Ieri sera al Panathon di Imola, ho detto che oggi i piloti hanno piu' voglia di fermarsi per farsi curare rispetto al passato e che piloti come Troy Bayliss o come Marco Simoncelli che avrebbero fatto di tutto per correre anche se feriti non ci sono piu' e per questo la mia attivita' e' un po' ridotta. Oggi piloti velocissimi come Lorenzo ad esempio, preferiscono fermarsi per farsi curare e io rispetto questo atteggiamento. Comunque continuero' a seguire i piloti nel mondiale, anzi, l'anno prossimo faro' ancora piu' gare rispetto al passato. Non solo, ho appena firmato un accordo con la Federazione Internazionale per la presenza della Clinica Mobile nei circuiti mondiali per i prossimi 5 anni. Quando vorro' ritirarmi dall'assistere i piloti nelle corse lo diro' ufficialmente, ma non e' ancora questo il momento''.