Reggio Emilia, 15 gennaio 2012 - “Ridateci i nostri figli”. Questo il messaggio lanciato da un gruppo di genitori, proveniente da diverse citta’ italiane, durante una manifestazione, sabato mattina, davanti al Tribunale dei minorenni dell’Emilia Romagna in via del Pratello nel centro di Bologna. Madri e padri, impegnati nella lotta per poter riavere i propri figli, hanno chiesto un’ispezione ministeriale in modo da rivedere “possibili procedure errate” per quanto riguarda l’affidamento dei minori ai servizi sociali.

Ma la rabbia dei genitori e’ rivolta, soprattutto, contro gli operatori sociali: “Psichiatri fuori dai Tribunali”, si legge in alcuni striscioni esposti questa mattina vicino all’ entrata del tribunale. Tra i casi portati all’attenzione anche quello di Anna Giulia Camparini, la bambina di sei anni sottratta dai genitori, nel 2010, prima ai servizi sociali e poi da una casa vacanze a Marina di Massa gestita da suore. A sostegno della coppia reggiana e’ nato su Facebook il gruppo “Insieme per Stella” (uno dei promotori del presidio odierno) che conta attualmente 12.500 iscritti. “I genitori di Anna Giulia - ha spiegato Rosella Pannocchi, un’amica di famiglia - sono molto delusi perche’ speravano almeno di vederla. Ma continueranno nella loro battaglia”.

Per i protagonisti dell’iniziativa, in Italia, sono “32 mila i bambini allontanati dai loro genitori” e “900mila - spiega Paolo Roat del Comitato cittadini per i diritti umani - non riescono a vedere uno dei due genitori perche’ i servizi sociali hanno alimentato la conflittualita’ tra le parti”.”Le perizie psichiatriche - ha lamentato ancora Roat - non seguono un rigoroso metodo scientifico. Nel tribunale bolognese ci sono parecchi casi di bambini sottratti alle famiglie con motivazioni superficiali”. Sulla stessa linea Gabriella Maffioletti, il consigliere del Comune di Trento (con una lista civica dell’area centro destra) autrice di un ordine del giorno (primo in Italia) per la rivisitazione del ruolo dei servizi sociali: “In molti casi - ha spiegato - le valutazioni degli psicologi sono superficiali oppure sono basate su meri pregiudizi”. Nel pomeriggio e’ previsto un convegno con la partecipazione di esperti del settore minorile per discutere le varie problematiche relative all’affidamento dei minori.